Suprema Corte di Cassazione, sez. IV – pen., sentenza 10 luglio 2009, n. 41819
Sussiste il reato di propaganda di idee razziali per l’affissione di manifesti sui muri cittadini e la diffusione di volantini nella misura in cui il contenuto letterale dei manifesti non lascia dubbi circa il suo significato discriminatorio, desumibile altresì dal contesto temporale, ambientale e politico, con riferimento alla campagna elettorale in atto, dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa, dagli slogan lanciati nei pressi dei banchetti, nonché dalla collocazione dei manifesti anche al di fuori del comune interessato dalla petizione, così palesando l’intenzione di raggiungere persone estranee alla petizione stessa.
La Suprema Corte conferma, così, la sentenza pronunciata dalla Corte d’Appello di Venezia in sede di rinvio dalla Cassazione (Sentenza 13234 dep. il 28 marzo 2008)
http://www.asgi.it/public/parser_download/save/cassazione_41819_301109.pdf
Suprema Corte di Cassazione, sez. IV – pen., sentenza 10 luglio 2009 (dep. 30 ottobre 2009), n. 41819 (pres. Morgigni, est. Romis)