Suprema Corte di Cassazione, Sez. V. penale, sentenza del 05.04.2005 n. 19378
L’appellativo marocchino utilizzato per rivolgersi con spregio ad una persona avente tale nazionalità, in luogo del suo nome e cognome, ha una chiara idoneità lesiva e, accompagnata da atteggiamenti di scherno e derisione, costituisce ingiuria aggravata dall’intento di discriminazione razziale.
Suprema Corte di Cassazione, Sez. V. penale, sent. dd. 05.04.2005 n. 19378–dep. il 20.05.2005