Corte di Cassazione, Sezione Prima Civile, Sentenza n. 17346 del 23 luglio 2010
Con la sentenza n. 17346 del 16 giugno 2010, depositata in Cancelleria il 23 luglio 2010, la Corte di Cassazione, I sezione Civile, ha dichiarato che il coniuge non comunitario di un cittadino italiano, entrato nello Stato accompagnando il cittadino o raggiungendolo con regolare visto d'ingresso, trascorsi i primi tre mesi di soggiorno"informale" e' dato richiedere la Carta di soggiorno ai sensi dell'art. 10, comma 3 del D.Lgs 30/2007 . In attesa della Carta e nel caso di mancata richiesta, la sua condizione giuridica rimane vincolata al rispetto delle norme contenute nell' art. 19 c.2 lettera c) del D.Lgs.286/98 e all'art.28 del d.P.R. 384/99 laddove s'impone per il coniuge non comunitario, coniugato con cittadino italiano, la condizione d'inespellibilità e il rilascio di un permesso di soggiorno per coesione familiare solo se soddisfa il requisito dell'effettiva convivenza .
Nella sentenza la Corte chiarisce cosi' che :
- il coniuge familiare di un cittadino italiano proveniente da un paese non comunitario puo' liberamente fare ingresso e soggiornare nel territorio europeo senza formalita' solo per i primi tre mesi. Successivamente, trascorso tale periodo, e' possibile fare richiesta della Carta di soggiorno come familiare di cittadino comunitario o di permesso di soggiorno per coesione familiare, facendo attenzione, per il mantenimento della regolarita' del soggiorno, alla diversità dei requisiti richiesti dalle due diverse tipologie di documento ;
- non vi e' stata alcuna abrogazione implicita delle norme previste nel D.lgs 286/98 nella parte riguardante i coniugi di cittadino italiano a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs 30/2007 .A titolo di chiarimento nella sentenza la Corte ricostruisce "
in termini d'integrazione di ambiti" il rapporto tra la norma del T.U. Immigrazione e quella del D.Lgs 30/2007.
Depositata in Cancelleria il 23 luglio 2010.
Vedere anche :Decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 Attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente sul territorio degli Stati membri.