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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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Tribunale di Milano, decreto del 29 marzo 2001

 
est. Cicu
 

Letto il ricorso presentato in data 19.3.2000 da [...] (Cina) il 24.6.1966, attualmente trattenuta presso il centro di permanenza temporanea di via Corelli in Milano, avverso il decreto del prefetto di Milano, emesso e notificato il 13.3.2001 di espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera, osserva. [...].

Il ricorso è fondato e merita accoglimento. Dall'annotazione di servizio relativa al rintraccio della straniera, allegata alla nota cat. A12/2001 imm. C.r.e.a. del 23.3.2001 inviata dalla prefettura di Milano, emerge che la ricorrente, nel momento in cui è stata controllata, si trovava in un appartamento in piazza Bonomelli 9, Milano.

L'atto compiuto dagli agenti della Polstato in data 13.3.2001, consistito nell'accesso all'appartamento in questione, seguito dall'identificazione della [...], deve ritenersi illegittimo perché effettuato fuori dei casi previsti dalla legge che eccezionalmente consentono di accedere al domicilio privato solo nei casi in cui si sospetta la consumazione di gravi reati, come la detenzione di armi o esplosivi o di stupefacenti. Dall'annotazione non si ricava che sussiste ex ante il sospetto di gravi reati. Del resto ciò non è emerso neanche ex post. Anzi dall'oggetto dell'annotazione si ricava che la finalità dell'accesso all'interno dell'abitazione era puramente legata alla presenza di clandestini cinesi; e che l'accesso all'abitazione fosse diretto all'individuazione di stranieri clandestini è confermato dal contenuto dell'annotazione.

L'atto compiuto deve ritenersi illegittimo per eccesso di potere e per violazione di legge. Il decreto di espulsione emesso in un momento successivo e direttamente consequenziale all'atto illegittimo sopra descritto viene travolto, in virtù del principio della c.d. invalidità derivata, nei suoi presupposti di legittimità. Infatti, senza il previo accesso all'interno dell'abitazione, illegittimo per l'evidente violazione del principio di inviolabilità del domicilio garantito a tutti dall'art. 14 della Costituzione, la straniera non sarebbe stata rintracciata, successivamente identificata, accompagnata in questura e poi espulsa per le ragioni enunciate nel decreto prefettizio.

P.Q.M.

in accoglimento del ricorso, dichiara illegittimi il decreto di espulsione emesso dal prefetto di Milano nei confronti di [...] e il conseguente decreto del questore di Milano di trattenimento della stessa presso il centro di permanenza temporanea; dispone la disapplicazione del decreto di espulsione e l'immediato rilascio di [...], dal centro di permanenza temporanea di via Corelli in Milano.