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27.10.2009
 
Istigazione al razzismo: condannato vicesindaco
 
Cosi' ha deciso il Tribunale di Venezia .


Prima del comizio conclusivo della festa delle Lega da parte di Umberto Bossi, il 14 settembre 2008, Gentilini dal palco aveva usato parole "forti" nei confronti degli immigrati che delinquono e sulla possibile realizzazione di moschee. L'accusa, sostenuta dal procuratore della Repubblica Vittorio Borraccetti, aveva chiesto 6mila euro di multa, pari a 1 anno e 5 mesi di reclusione. Il gip Luca Marini ha in parte accolto le richieste del procuratore che aveva indagato Gentilini per propaganda ed istigazione al razzismo.

Il difensore di Gentilini, l'avvocato Luigi Ravagnan del Foro di Venezia, ha già annunciato il ricorso in appello. Per Ravagnan nelle frasi «non c'era nessuna maliziosità contro le razze, bensì il sostegno ad idee ben note del mio assistito finalizzate all'integrazione tra etnie diverse». Per Gentilini le accuse a lui mosse sono state il frutto «di chi è abituato ad andare all'assalto e ad esporsi porgendo il proprio petto mentre qualcuno è pronto a spararmi alle spalle».

Fonte: AGI, corriere della Sera, Gazzettino