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05.10.2009
 
Rapporto ONU 2009 - Vincere le barriere : mobilita' umana e sviluppo
 
Il rapporto completo 

L'Italia , inserita nella categoria degli Stati ad altissimo sviluppo umano, è al diciottesimo posto. I dati statistici.

Nel rapporto si sottolinea la necessità di rimuovere le restrizioni alla libera circolazione di migranti, in particolar modo i lavoratori non qualificati, per consentire loro di cambiare lavoro non appena se ne presenti l'occasione.Si afferma che “I trend demografici fanno capire come sia necessario garantire i diritti degli immigrati e rimuovere le norme che limitano la libera circolazione dei lavoratori. I migranti, solitamente, aiutano la produzione economica e danno molto più di quanto prendono. L’immigrazione non esclude minimamente i cittadini locali dal mondo del lavoro, ma incentiva gli investimenti in nuove aziende e nuove iniziative."
L'Undp, inoltre, raccomanda di abbandonare eventuali misure protezionistiche, di liberalizzare le leggi sul lavoro e di combattere la xenofobia e l'emarginazione degli immigrati, le cui famiglie hanno beneficiato notevolmente delle "rimesse sociali", inviate nel paese d'origine dai lavoratori migranti.
Jeni Klugman, autore principale del rapporto, afferma :"La recessione dovrebbe essere utilizzata come un'opportunità per creare un new deal per i migranti, che dovrebbe beneficiare i lavoratori in patria e all'estero, tenendo a freno una reazione protezionista", scrive nel rapporto. L'Undp, pur non schierandosi a favore di una liberalizzazione su larga scala, sostiene che vi siano "valide ragioni per incrementare l'accesso di migranti in settori con un'elevata richiesta di forza lavoro". Un incremento che potrebbe interessare soprattutto le nazioni più sviluppate, in quanto le loro popolazioni stanno invecchiando. Il rapporto, infine, aggiorna come di consueto la classifica di 182 Paesi del mondo secondo l'Indice di sviluppo umano (che comprende aspettativa di vita, alfabetizzazione, iscrizioni scolastiche, Pil pro capite). L'Italia, inserita nella categoria degli Stati ad altissimo sviluppo umano, è al diciottesimo posto. La sua posizione, a partire al 1980, è piuttosto stabile, a dispetto di Spagna e Irlanda, tra i Paesi europei avanzati più rapidamente. Piuttosto bassi gli indicatori dell'istruzione - l'Italia è al 30/o posto per risultati scolastici con il solo 10,1% della popolazione (oltre i 25 anni) in possesso di titolo universitario - mentre, tra i Paesi industrializzati, l'Italia è al 12/O posto per tasso di crescita dell'immigrazione.


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Fonte : ANSA, REUTERS