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31.08.2009
 
Respingimenti in Libia : la commissione UE chiede chiarimenti
 
Lo ha indicato Dennis Abbott, uno dei portavoce della Commissione Ue, spiegando che è già stata inviata una lettera all'Italia e che la Commissione sta ancora attendendo una risposta.
L'imbarcazione, con 75 rifugiati somali a bordo, tra cui 15 donne e 3 bambini,  era stata intercettata dalle autorità italiane domenica 30 agosto 2009 a circa 24 miglia a Sud di "Capo Passero", in provincia di Siracusa e respinta in Libia.
Il portavoce ha sottolineato che queste iniziative non significano che la Commissione Ue stia "puntando il dito di accusa" contro Stati Ue come Italia, Malta, Grecia e Spagna che sono "in prima linea" a fronteggiare questo fenomeno. Ed è per questo, ha rilevato Abbott, che la Commissione, sottolineando che "ogni essere umano ha il diritto di fare richiesta di protezione internazionale e di status di rifugiato", punta sulla necessità di distribuire fra gli Stati Ue il peso della gestione, "aumentando la cooperazione". Per questo, ha spiegato Abbott, mercoledì il vicepresidente della Commissione Ue, Jacques Barrot presenterà una proposta per il 'resettlement' dei rifugiati da paesi terzi. Il portavoce ha anche fatto riferimento alla lettera inviata da Barrot al presidente della commissione Libertà civili del Parlamento europeo Juan Lopez Aguilar a luglio e nella quale ricordava che la Commissione Ue sui respingimenti si rifà a quanto indicato dalla Corte di giustizia Ue, che riconosce il principio del non respingimento, in particolare nei casi in cui questo possa rappresentare un pericolo per la vita o il rischio di essere sottoposto a torture o a trattamenti degradanti. Con la proposta che verrà presentata questo mercoledì, la Commissione Ue, ha osservato Abbott, cerca di dare un quadro legale per l'ingresso in un paese Ue per persone che sono rifugiate in un paese terzo. "Magari con un programma di redistribuzione di rifugiati queste persone non darebbero tutti i loro risparmi a trafficanti senza scrupoli per attraversare il mare su imbarcazioni di fortuna", ha osservato. "L'obiettivo principale della Comissione - ha concluso Abbott - è di fare tutto il possibile per evitare tragedie come quelle delle scorse settimane e la perdita di vite umane".
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha assicurato che proseguiranno i respingimenti degli immigrati che arrivano in Italia sui barconi provenienti dalla Libia. Maroni a questo proposito ha invitato la stampa ad usare prudenza nel diffondere notizie relative alla provenienza degli immigrati. "In Libia - ha spiegato Maroni - c'é la sede dell'Alto Commissariato e l'ultimo respingimento è stato fatto in acque internazionali. Non so chi ha diffuso notizie secondo le quali gli immigrati erano del Corno d'Africa. Prima di diffondere queste notizie è necessaria prudenza perché come per il barcone di qualche settimana fa con 75 clandestini, la stampa aveva scritto che si trattava di curdi ed iracheni quindi di profughi. E invece è emerso che erano tutti egiziani e in Egitto sono già stati rispediti". Maroni ha quindi precisato che il respingimento dei clandestini verso la Libia "fa parte di un protocollo sottoscritto da un precedente governo quando ministro dell'Interno era Giuliano Amato". Il ministro dell'Interno ha quindi spiegato che l'anno scorso nel periodo tra il 1 maggio e il 31 agosto i clandestini giunti in Italia erano stati 14mila contro i 1.300 giunti nello stesso periodo quest'anno: "il sistema di respingimento funziona e noi continueremo con questa procedura per garantire non solo l'Italia ma anche l'Unione Europea".

Ue in campo: Piano ripartizione rifugiati - Ansa

Fonte: ANSA