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19.05.2009
 
Reggio Emilia : nazionalità e cittadinanza sono termini perfettamente intercambiabili
 

Seguendo un'ardita interpretazione fornita dal giudice di pace di Trieste (decreto n. 86/09 ),  la Questura di Reggio Emilia aveva negato il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di famiglia ritenendo che  tale previsione sarebbe applicabile soltanto ai familiari del cittadino italiano che ha acquisito la cittadinanza italiana per nascita e non per naturalizzazione. Tale interpretazione è però rigettata dal Giudice del Tribunale di Reggio Emilia in quanto assolutamente priva di consistenza giuridica. Secondo il Tribunale di Reggio Emilia, i termini di nazionalità e cittadinanza sono perfettamente intercambiabili. Il termine nazionalità "non ha alcuna specifica denotazione sul piano del linguaggio giuridico e giuridicamente deve essere ritenuta equivalente alla nozione di cittadinanza, né si rammenta alcun precedente giurisprudenziale che autorizzi la distinzione proposta, atteso che nella giurisprudenza della S.C. l'uso dell'uno e dell'altro termine appare del tutto indifferente". Il giudice di Reggio Emilia, inoltre sottolinea che la diversa interpretazione fornita dal giudice di pace di Trieste, secondo cui  i cittadini italiani dovrebbero essere distinti in cittadini appartenenti alla nazione italiana (in senso etnico) e cittadini non appartenenti alla nazione, solo i primi titolari del diritto all'unione familiare nelle forme riconosciute dall'art. 19 del d.lgs. n. 286/98, si pone in evidente contrasto con il principio costituzionale di eguaglianza formale per cui tutti i cittadini sono eguali dinanzi alla legge, norma a carattere immediatamente precettivo e che costituisce l'architrave del sistema giuridico e della natura democratica e liberale dell'ordinamento. Ugualmente rilevante  la violazione dell'art. 29 della Cost., norma diretta ad assicurare il diritto fondamentale del cittadino italiano a formare liberamente la propria famiglia.

L'ordinanza del Tribunale di Reggio Emilia appare dunque di grande importanza per il forte richiamo ai principi costituzionali, di fronte ad una deriva sempre più illiberale e razzista nella formulazione e implementazione delle norme sull'immigrazione in Italia, in relazione alle quali si propone addirittura una distinzione e conseguente gerarchia su base etnica e di stirpe all'interno del corpo dei cittadini italiani.


Tribunale di Reggio Emilia, Prima sezione civile, ordinanza dd. 9 aprile 2009