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04.03.2014
 
Il Tar Lazio accoglie la Class Action sul diritto di cittadinanza
 

Il Tar del Lazio ha accolto la Class Action promossa da Cgil, Inca, Federconsumatori e 109 richiedenti la cittadinanza italiana, proposta per chiedere l’eliminazione dei  lunghi tempi di attesa per il perfezionamento dei procedimenti di concessione della cittadinanza. 

L’ azione collettiva è stata presentata a febbraio 2012 ed è uno dei primi ricorsi allo strumento dell’azione collettiva introdotto di recente nel nostro ordinamento.

Il Tar Lazio intima al Ministero dell'Interno di rispettare i termini di legge per le richieste di cittadinanza avanzate dagli immigrati. Infatti, seppur la legge italiana preveda 730 giorni entro i quali lo Stato deve concludere la procedura di riconoscimento della cittadinanza, i tempi di attesa sono di gran lunga superiori fino ad arrivare anche a qualche anno.

Ill Ministero dell'Interno avrà un anno di tempo per trovare le soluzioni che consentano di annullare i ritardi nella conclusione degli iter delle domande di cittadinanza, alcune delle quali sono state indicate nella stessa Class Action. 

Claudio Piccinini, coordinatore degli uffici immigrazione dell’Inca ritiene che “questa sentenza è un passaggio importante nel nostro lavoro di riconoscimento e rivendicazione dei diritti dei cittadini  stranieri, dei migranti e delle famiglie. Mette in luce e condanna quei comportamenti differenziati che la Pubblica Amministrazione adotta nelle procedure amministrative per gli stranieri anche su atti qualificanti per la nostra società come l'accoglienza di nuovi cittadini. Comportamenti che consideriamo figli di una cultura dei diritti di seconda categoria e che troviamo riprodotti purtroppo in molte occasioni come, ad esempio, nella recente vicenda della Social Card o nella negazione dei diritti alle prestazioni assistenziali”. 

Si ringrazia per la segnalazione l’avv. Marco Paggi.

Fonte: Inca