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24.02.2014
 
La Corte Suprema britannica ha affermato che è vietato rinviare i richiedenti asilo in un paese dove c'è "reale rischio" per i diritti umani
 
Il 19 febbraio 2014 la Corte Suprema britannica si è pronunciata in merito al rinvio in Italia di quattro reclamanti - richiedenti asilo o titolari di protezione in Italia - ritenendo di dover rimettere i casi per la loro trattazione innanzi alla ‘Administrative Court’ affinché la stessa valuti se vi sia la reale possibilità che, qualora i reclamanti siano rinviati in Italia, gli stessi subiscano trattamenti inumani e degradanti in violazione dell’art. 3 CEDU. 

In interpretazione della sentenza della Corte di Giustizia del 21.12.2011 (cause C-411 e 493/2010), la Corte Suprema britannica ha ritenuto che il divieto di trattamenti inumani e degradanti previsto dall’art. 3 CEDU non sia “intrinsecamente dipendente dalla carenza del sistema” di protezione internazionale del Paese di rinvio e che la violazione dell’articolo 3 CEDU non richiede che le lamentate condizioni inumane o degradanti, in cui si verrebbero a trovare i reclamanti qualora fossero rinviati in Italia, siano il prodotto di sistematiche deficienze del sistema di protezione internazionale italiano.

La Corte Suprema conclude, quindi, ritenendo non condivisibile quanto affermato dalla sentenza appellata secondo la quale soltanto delle sistematiche carenze nelle procedure di asilo e nelle condizioni di accoglienza nel Paese di rinvio possono essere la ragione per contestare il trasferimento.

Sulla scorta di tali motivazioni la ‘Administrative Court’ dovrà, quindi, nuovamente valutare le conseguenze del rinvio dei reclamanti in Italia, tenendo in considerazione sia la situazione generale ivi presente sia la personale situazione di ciascuno di loro, valutando in tal modo se gli stessi possano subire trattamenti inumani o degradanti in caso di rinvio in Italia.

ASGI ha attivamente preso parte al giudizio in molti suoi gradi, supportando i difensori dei reclamanti con un report sugli ‘Aspetti critici del sistema di protezione internazionale in Italia’ redatto dai soci Salvatore Fachile e Loredana Leo e si augura una positiva conclusione dello stesso. 

ASGI ha, altresì, avviato, con il supporto di Open Society Foundations, un nuovo progetto di monitoraggio del sistema di protezione internazionale italiano che prevede l’aggiornamento costante del report appena menzionato.

Il progetto prevede, inoltre, la creazione di uno spazio web di aggiornamento e confronto su questa tematica e sarà presto disponibile on-line.

Il testo della sentenza della Corte Suprema  

Il testo della sentenza della Corte di Giustizia dd. 21.12.2011

Il commento di AsiloinEuropa

Commento a cura dell'avv. Loredana Leo