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21.02.2014
 
Convertito il Legge il Decreto Legge "svuotacarceri"
 

Il Senato ha approvato nella seduta del 19 febbraio il decreto-legge n.146/2013 (cosiddetto "svuota carceri"). La nuova legge è volta a ridurre il numero delle persone in carcere, incidendo sia sui flussi di ingresso, che su quelli di uscita.

La legge interviene anche sulla disciplina dell’espulsione dei detenuti extracomunitari, ampliando la categoria dei potenziali destinatari della misura dell’espulsione come misura sostitutiva o alternativa alla detenzione.

L’articolo 6 del decreto legge appena convertito modifica il comma 5 dell’articolo 16 del Testo Unico sull’Immigrazione, prevedendo la possibilità dell’espulsione, come misura alternativa alla detenzione, anche nel caso in cui, per concorso di reati, il titolo esecutivo ricomprenda uno o più reati che impedirebbero di ricorrere a tale misura, a condizione che la parte di pena relativa a tali reati sia stata espiata.

Viene estesa, oltre a ciò, l’opportunità di ricorre all’espulsione, come misura alternativa alla detenzione, anche ai casi di commissione dei reati previsti dal Testo Unico sull’Immigrazione (fatta eccezione per reati particolarmente gravi, ovvero quelli previsti dall’articolo 12, commi 1, 3, 3-bis e 3-ter, del testo unico.) e dei reati di rapina ed estorsione.

La nuova legge prevede, inoltre, l'avvio delle procedure di identificazione fin dal momento dell'arresto, riducendo il transito di persone dal carcere ai Centri di identificazione ed espulsione. L’articolo 6 introduce all’articolo 16 del Testo Unico sull’immigrazione, il nuovo comma 5 bis che stabilisce che all'atto  dell'ingresso  in carcere  di  un  cittadino  straniero che deve scontare una pena detentiva, anche residua, non superiore ai due anni, la  direzione   dell'istituto penitenziario deve richiede al questore del luogo  le  informazioni  sulla identità e nazionalità dello straniero.  Salvo che il questore comunichi che è stato  possibile procedere   all'identificazione   dello   straniero,   la   direzione dell'istituto penitenziario trasmetterà gli atti utili  per  l'adozione del  provvedimento  di  espulsione  al  magistrato  di   sorveglianza competente in relazione al luogo di  detenzione  del  condannato. 

Viene istituito, inoltre, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private  della libertà personale.

Il testo del decreto approvato è consultabile cliccandoqui

 

Fonte: Integrazione Migranti