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06.11.2013
 
Le quote di ingresso e conversione previste dall'ultimo decreto flussi superiori alle richieste
 
La Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha condotto un'analisi su come sono state utilizzate le quote previste dall’ultimo decreto flussi non stagionale (D.P.C.M. 16 ottobre 2012).
Dai risultati presentati risulta che sia le domande di conversione di permessi di soggiorno per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato che le richieste di conversione di permessi di soggiorno per studio in permessi di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo sono risultate essere inferiori rispetto alle quote disponibili.

Superiori al fabbisogno anche le quote programmate per la conversione del permesso di soggiorno CE di lungo periodo (rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea) in lavoro autonomo, mentre una sostanziale corrispondenza tra quote previste (500) e domande presentate (510) si evidenzia per le conversioni di tali permessi in lavoro subordinato.

Il 31 dicembre 2013 è il termine ultimo per la presentazione delle domande di conversione da parte di coloro in possesso un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea.

Scaduti il 30 giugno i termini per la presentazione di tutti gli altri tipi di domanda.

“Il quadro descritto – riassumono gli esperti – mostra il perdurare delle criticità del mercato del lavoro, se non addirittura l’insorgenza di fenomeni di recessione occupazionale in alcuni particolari settori economici. Da un lato, la costante contrazione della domanda e, dall’altro il considerevole incremento delle persone in cerca di occupazione, determina una condizione in cui l’offerta di lavoro garantita dai lavoratori stranieri già presenti in Italia è più che sufficiente”.

“La domanda di lavoro attesa – ribadiscono nella relazione – può essere ampliamente soddisfatta nell’ambito dei settori, dei territori e dei profili richiesti, compreso il settore domestico, dall’offerta di lavoro disponibile, anche in assenza di una nuova programmazione di quote generali tramite i decreti flussi annuali”. 

“Le politiche del lavoro di breve-medio periodo – conclude il Ministero del Lavoro - dovranno pertanto essere orientate a riassorbire lo stock di disoccupazione che si è accumulato in questi ultimi anni, puntando ad un forte rafforzamento delle politiche attive e dei servizi per il lavoro al fine di ridurre le asimmetrie informative”.

Analisi sull’utilizzo delle quote previste dal Decreto flussi non stagionale 2012

Fonte : IntegrazionemigrantiStranieriintalia