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06.09.2013
 
Accesso degli stranieri alle prestazioni di disabilità : l'INPS finalmente rispetta le pronunce della Corte Costituzionale
 

Le prestazioni di welfare previste in favore delle persone con disabilità dalla legislazione nazionale  quali l'indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l'assegno mensile di invalidità e l'indennità mensile di frequenza, devono essere concesse “a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo, alla sola condizione che siano titolari del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui all'art. 41 TU immigrazione”

Con una circolare diramata a tutti gli uffici periferici dalla Direzione Centrale Assistenza e Invalidità Civile- Pensioni, l’INPS finalmente riconosce e applica, con notevole ritardo,  le diverse sentenze della Corte Costituzionale, che avevano dichiarato l’illegittimità  costituzionale del requisito  del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti, introdotto dall’art. 80 c. 19 della legge n. 388/2000.

La circolare  ricorda anche l’avvenuto aggiornamento del   sito web dell’INPS, nella sezione concernente le informazioni sulle prestazioni a favore degli invalidi civili, con l’indicazione che queste spettano ai cittadini stranieri extracomunitari alla sola condizione del soggiorno legale nel territorio dello Stato.

La circolare precisa che le pronunce della Corte Costituzionale debbono trovare applicazione a tutte quelle situazioni che non si siano ancora definite con sentenze passate in giudicato, per cui gli immigrati che si siano visti rigettare dall’INPS le proprie istanze per mancanza del requisito del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti, potranno  presentare apposite domande di riesame  e che queste verranno accolte, nei limite del termine di prescrizione decennale.

L’ASGI ricorda che  tali adempimenti dell’INPS giungono anche a seguito dell’ ordinanza del Tribunale di Pavia del 12 luglio scorso. Mediante tale ordinanza, infatti,   il  Giudice del lavoro aveva  accertato il carattere discriminatorio del comportamento posto in essere dall’INPS nel continuare a non dare effettiva attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 329/2011, ed ordinava   all’INPS di  modificare la propria pagina internet, precisando come  l’indennità di frequenza per minori disabili spetti a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se privi del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti e alla sola condizione del possesso del permesso di soggiorno della validità di almeno un anno di cui all’art. 41 del TU immigrazione.

Sul punto, vista l’inerzia dell’INPS,  ASGI, APN e NAGA avevano promosso un ulteriore ricorso avanti il Tribunale di Milano per ottenere il medesimo ordine con riferimento a tutti gli altri istituti di invalidità. Successivamente alla notifica di questo ulteriore ricorso (per il quale è  fissata udienza al 17.9.13)  l’INPS ha modificato  il proprio sito web ed emanato la circolare.

Un gruppo di Senatori appartenenti ai gruppi di PD, Scelta Civica, M5S e SEL, guidati dalla senatrice Puppato (PD), avevano presentato nella seduta del 24 luglio scorso, un’interrogazione urgente ai Ministri per l’Integrazione, Kyenge, e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giovannini, chiedendo che venisse a cessare la grave pratica discriminatoria in materia di accesso alle prestazioni assistenziali che continuava ad essere praticata dall'Inps nei confronti dei cittadini stranieri invalidi o portatori di handicap.

L'ASGI segnala, tuttavia,  che nel sito web dell'INPS non sarebbe ancora stata opportunamente  modificata la parte relativa all'accesso alle prestazioni d'invalidità nella sezione dedicata propriamente ai “Lavoratori stranieri”, ove chiaramente i migranti e gli operatori sono portati a rivolgersi per ottenere informazioni utili sui loro diritti.

"Restiamo in attesa di queste ulteriori modifiche ma siamo soddisfatti dell'invio del messaggio dell'INPS. Ora,  pero', e'necessario uniformare e diffondere una corretta informazione attraverso tutti i mezzi possibili "– dichiara l'avv. Guariso dell'ASGI  - "per un piena ed effettiva attuazione della giurisprudenza costituzionale di tutte le prestazioni di assistenza sociale che costituiscono diritti soggettivi ai sensi della legislazione vigente".

a cura del servizio antidiscriminazioni dell'ASGI- progetto con il sostegno finanziario della Fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne ONLUS.