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30.10.2012
 
Sanatoria, iscrizione al Ssn per i "regolarizzandi." Le critiche dell’Asgi
 
Asgi critica la circolare del Ministero dell'Interno con cui il Viminale riconosce agli stranieri che hanno fatto domanda di regolarizzazione con l'ultima sanatoria il diritto all'iscrizione al Servizio sanitario nazionale. Il tema è stato affrontato con colpevole ritardo, solo 15 giorni dopo la chiusura della sanatoria. "Fino adesso - commenta Marco Paggi – i regolarizzandi sono stati figli di nessuno, senza nemmeno l'Stp".

La prima contraddizione è nel riferimento normativo: nel testo si legge che chi attende l'esito della domanda è "assimilabile ai destinatari dell'assicurazione obbligatoria" di cui parla l'articolo 34 del Testo unico sull'immigrazione, vale a dire stranieri che sono regolarmente soggiornanti in Italia. Più avanti, però, si dice che chi non ha il codice fiscale può essere assistito come "uno straniero temporaneamente presente". Questi ultimi, sono gli irregolari, a cui in realtà sono somministrate cure solo "indifferibili e urgenti", cioè quelle a cui si ha accesso con il tesserino Stp. Senza codice fiscale per farsi riconoscere l'indennità di malattia e di maternità, bisogna recarsi al pronto soccorso, anche quando non è urgente. "L'Inps in questo modo può risparmiare, nonostante i datori di lavoro paghino sul lavoro degli stranieri i contributi ordinari previsti dalla legge", commenta Paggi.

"Il tutto perché si scrive che non è possibile dare a tutti il codice fiscale", aggiunge. Al contrario sarebbe sufficiente una nota agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate, "senza dover aspettare la convocazione dello Sportello unico per l'immigrazione, che chissà quando arriverà". Ma il pronto soccorso, nei casi meno gravi, è un servizio che va pagato, a differenza del medico di base: "I codici bianchi e i codici verdi devono versare il ticket", aggiunge Paggi. Oltre il danno dei contributi non riconosciuti, quindi, la beffa di una tassa supplementare.

Contrariamente a queste delibere, la Regione Lombardia ha predisposto che gli immigrati che hanno presentato la domanda di regolarizzazione durante la sanatoria potranno iscriversi al servizio sanitario nazionale in via provvisoria per 6 mesi rinnovabili. Basterà presentare copia della ricevuta della domanda di regolarizzazione, del versamento dei mille euro forfettari e, se non in possesso di codice fiscale, la Regione provvederà ad assegnarne uno temporaneo.
 
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