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Il Tribunale ordinario di Roma ha accolto la richiesta di protezione sussidiaria presntata da un cittadino straniero originario del Mali.
Innanzitutto il giudice riconosce, ancor prima del colpo di stato appena verificatosi, che il Mali si caratterizza per le sue” violenze generalizzate e massicce violazioni dei diritti umani”, così da accordare la protezione sussidiaria al richiedete asilo.
In secondo luogo, il giudice investito ritiene del tutto legittima e fondata la richiesta di protezione avanzata dal richiedente asilo, nonostante lo stesso avesse in un recente passato presentato un’altra richiesta di protezione internazionale con false generalità e con esito negativo. Il Tribunale di Roma, infatti, ritiene che sia legittimo ripresentare la domanda di asilo, in particolare se in precedenza il richiedente, mal consigliato e ingannato, anche a causa del suo basso livello di scolarizzazione, era stato indotto a mentire senza riuscire in tal modo a raccontare la propria storia e dunque ad avanzare una richiesta corrispondente alle proprie esigenze.