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04.11.2011
 
Commissione europea – assegni familiari - procedura preliminare di infrazione del diritto UE per la normativa in vigore nel Trentino Alto Adige
 

La Commissione europea ha invitato l'Italia a conformarsi agli obblighi derivanti dal diritto comunitario  ed in special modo dal Regolamento CEE n. 1408/71 (ora Regolamento CE n. 883/2004) e a pagare  taluni  assegni di natura  familiare previsti dalla legislazione  della regione del Trentino-Alto Adige e da quella provinciale  di Bolzano per le persone che vi lavorano ma vivono in Austria (lavoratori frontalieri).

L'attuale rifiuto delle autorità italiane a pagare queste indennità ai lavoratori si basa sul fatto che i lavoratori non risiedono in Trentino - Alto Adige o nella provincia di  Bolzano, ma solo vi lavorano, avendo invece la loro residenza in Austria.

Secondo il diritto dell’Unione europea, i lavoratori frontalieri ( ovvero le persone che lavorano in uno Stato membro ma risiedono in un altro ove  ritornano ogni giorno o almeno una volta alla settimana) sono coperti dal sistema di sicurezza sociale del paese in cui lavorano e non da quello in in cui risiedono.  L’attuale requisito di  residenza per gli assegni familiari previsto dalla legislazione regionale del Trentino Alto Adige e da quella provinciale di Bolzano costituisce  quindi un ostacolo alla libera circolazione dei lavoratori.

La richiesta della Commissione assume la forma di un 'parere motivato' nell’ambito della  procedura di infrazione UE prevista dall’art. 258 TFUE.  Se l'Italia non adeguerà la propria legislazione al diritto dell’Unione europea entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirla   alla Corte europea di giustizia.

La Commissione europea ha avviato nel corso del 2009  la procedura preliminare di infrazione  nei confronti dell’Italia in relazione all’assegno familiare regionale previsto dalla legislazione del Trentino Alto-Adige e da quello provinciale previsto dalla Provincia autonoma di Bolzano (procedura n. 4685:  “Compatibilità con la normativa UE della clausola della residenza per beneficiare dell'assegno regionale del Trentino Alto Adige e dell' assegno provinciale della Provincia di Bolzano al nucleo familiare”).

 Fonte: Commissione europea – Direzione Occupazione, Affari sociali e inclusione