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11.07.2011
 
Il familiare del cittadino comunitario ha diritto alla carta di soggiorno a prescindere dal luogo e dalla data del matrimonio nonché dalla modalità d'ingresso
 
Il Decreto della Corte d'Appello recepisce il principio già sancito dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee (sentenza 25/7/2008) - disatteso dalla Questura di Roma e dal Giudice di primo grado - secondo la quale l'art. 3 della Direttiva 2004/38/CE deve essere interpretato nel senso che il cittadino di un paese terzo coniuge di un cittadino dell'Unione che soggiorna in uno stato membro di cui non ha la cittadinanza, il quale accompagni o raggiunga il detto cittadino dell'Unione, gode delle disposizioni della Direttiva a prescindere dal luogo e dalla data del loro matrimonio nonché dalla modalità con cui detto cittadino di un paese terzo ha fatto ingresso nello stato membro ospitante.

Si ringrazia Fabio Baglioni.