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17.06.2011
 
Tribunale di Venezia: Resa nota la sentenza di condanna di uno dei militanti leghisti che aggredirono due camerieri stranieri durante la Festa della Lega a Venezia nel 2009
 

A seguito di rito abbreviato, il Tribunale di Venezia, sezione del giudice per le indagini preliminari, con sentenza n. 10 dd. 12.01.2011, ha condannato uno dei quattro  militanti della Lega, originari della provincia di Bergamo, che erano stati rinviati a giudizio con l'accusa di lesioni e danneggiamento aggravati dall'odio razziale in quanto, secondo  l'accusa, a margine della Festa della Lega a Venezia, il 13 settembre 2009, avrebbero fatto irruzione in un ristorante di Venezia, assalendo e picchiando due camerieri e procurando loro lesioni volontarie. L'imputato aveva, infatti, al contrario degli altri tre, scelto il rito abbreviato e, pertanto, il suo procedimento è stato separato dagli altri.

La ricostruzione dei fatti operata dal giudice  ha confermato che l'assalto ai due camerieri è stato accompagnato da insulti ed espressioni di stampo razzista: "Albanese di merda, facci vedere il permesso di soggiorno, stranieri di merda" ed altre.  Per tale ragione, il giudice ha riconosciuto che l'azione violenta si è svolta in un contesto in cui traspariva la finalità di odio etnico/nazionale, idonea dunque a generare ulteriori comportamenti discriminatori, nella fattispecie a tradursi in palese incitamento per il resto del gruppo ad agire violentemente nei confronti delle vittime straniere, con questo  sostanziando l'aggravante  di cui all'art. 3 della Legge n. 205/1993 ("legge Mancino").

L'imputato dunque è stato condannato per i reati di cui  agli artt. 582, 585, c. 1 e 2 n. 2, e 110 c.p. con l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 3 l. n. 205/93 , mentre gli sono state applicate le attenuanti generiche con l'applicazione della pena ad anno uno di reclusione; pena sottoposta a sospensione.

L'imputato è stato invece prosciolto dalle accuse di danneggiamento.

L'imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituitesi nel procedimenti, tra cui l'ASGI, che si era costituita  a sostegno delle parti offese, un cittadino algerino ed uno albanese. La difesa ha  presentato appello contro la sentenza.

Si ringrazia per la segnalazione l'avv. Enrico Varali, del Foro di Verona.

a cura del servizio di supporto giuridico contro le discriminazioni etnico-razziali e religiose. Progetto ASGI con il sostegno finanziario della fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne ONLUS.