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13.06.2011
 
Un appello della Rete FVG per i diritti di cittadinanza, di CGIL-CISL-UIL FVG e di una trentina di associazioni per la cancellazione delle discriminazioni nel welfare regionale del FVG
 
Di seguito pubblichiamo il testo del comunicato stampa diffuso dalla Rete FVG per i diritti di cittadinanza sulle iniziative di sensibilizzazione per la cancellazione delle discriminazioni nelle normative regionali in materia di welfare della Regione Friuli-Venezia Giulia.

COMUNICATO STAMPA

E' stata inviata nei giorni scorsi a tutti i Capogruppo del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia una lettera proposta dalla Rete Diritti di Cittadinanza FVG e dalle strutture regionali di CGIL-CISL-UIL, sottoscritta da una trentina di realtà associative di migranti, del III settore, del volontariato, sindacali.

 Con questa iniziativa, qualificati attori sociali della  Regione FVG rivolgono un pressante appello al Consiglio Regionale affinchè, dopo i diversi e molteplici pronunciamenti della magistratura locale, le pressanti richieste rivolte da ANCI e tante Amministrazioni locali e soprattutto la procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea per violazione delle normative comunitarie, scaduti ormai i termini da questa indicati (il 7 giugno), l'aula consiliare, in occasione della prossima ed imminente seduta dedicata all'assestamento di bilancio, intervenga togliendo ogni colpevole discriminazione all'accesso alle varie leggi del welfare regionale.

 Siamo a conoscenza che la stessa Giunta stava, su iniziativa dell'Assessore Molinaro, proponendo variazioni significative (anche se forse non complete)  in tal senso ma è stata incredibilmente stoppata da una iniziativa di una forza politica: questa è la formulazione usata nel testo del dispositivo della Giunta e non è difficile immaginare di quale forza politica si tratti: la Lega Nord. Quel che consideriamo difficilmente comprensibile è il protrarsi del non rispetto della legge da parte di chi, in altre occasioni, chiede il rispetto della legalità e magari propone spese di centinaia di milioni di euro per controllare il rispetto...di alcune leggi, perché, appunto, altre possono essere tranquillamente disapplicate nonostante richiami ufficiali anche dall'Europa.


E non è più possibile, a nostro avviso, scaricare la "colpa" su una sola forza politica quando deve essere tutto il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ad assumersene tutta la responsabilità: per questo chiediamo a tutti i gruppi consiliari di assumere nelle Commissione e nell'Aula di assumere subito e presto una forte iniziativa legislativa che ripristini il rispetto delle leggi nazionali e comunitarie, togliendo ogni discriminazione, ripristinando parità di diritti e doveri delle cittadine e dei cittadini che regolarmente vivono in Regione, pagano le stesse tasse ed imposte e contribuisco così al PIL regionale (oltre che alle crescita sociale e culturale della nostra comunità).

 Su questi temi si annuncia un importante  convegno regionale il prossimo 20 giugno sera al Centro Balducci di Zugliano a cui hanno assicurato la loro presenza  amministratori locali.



P. la Rete Diritti di Cittadinanza FVG

Pierluigi Di Piazza, Irma Guzmàn  e Michele Negro


c/o Centro di accoglienza E. Balducci di Zugliano (Ud) 10 giugno 2011.

Info: Centro di accoglienza e di promozione culturale "E. Balducci" di Zugliano (Udine)