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27.03.2009
 
CEDU : l'Italia ha violato la Convenzione europea per i diritti dell'uomo
 

La Corte europea dei diritti dell'uomo, con sede a Strasburgo,  con la sentenza n. 37257/06 emanata in data 24 marzo 2009, ha deciso che  l'eventualità dell'esecuzione del provvedimento espulsivo deciso dalle autorità italiane in data 1 settembre 2006 nei confronti di un cittadino tunisino, regolarmente residente in Italia, in virtù dell'art. 3 della legge n. 144/2005 ("Misure urgenti per combattere il terrorismo internazionale"),  costituirebbe una violazione dell'art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo perché esporrebbe l'interessato a seri rischi di essere sottoposto a tortura e trattamenti inumani o degradanti da parte delle autorità tunisine.

La Corte europea ha fondato il suo giudizio sulla base di rapporti di organismi internazionali che  indicano l'esistenza di numerosi casi di tortura cui sarebbero sottoposte le persone sospettate o condannate per fatti di terrorismo in Tunisia. Secondo la Corte europea, le rassicurazioni fornite dalle autorità tunisine, su sollecitazione delle autorità italiane,  che all'interessato verrebbe garantito il rispetto dei diritti umani fondamentali ed il diritto ad un procedimento penale equo ed imparziale, non sono in grado di offrire una protezione effettiva contro il rischio che l'interessato subisca forme di tortura e di maltrattamento in caso di rimpatrio, a fronte di evidenze di casi di tortura e maltrattamenti di imputati e indagati per reati di terrorismo fornite da rapporti di autorevoli organismi internazionali e dell'impossibilità accertata dell'interessato, in caso di detenzione da parte delle autorità tunisine, di avere diretto accesso a rappresentanti legali internazionali.

Un commento a cura dell'avv. Antonella Mascia