L'ENAR (European Network against Racism), una rete europea di organismi non governativi con sede a Bruxelles, ha pubblicato due rapporti sui fenomeni del razzismo e della discriminazione contro immigrati ed appartenenti a comunità minoritarie religiose ed etniche in Italia nel corso del biennio 2009-2010. Entrambi i rapporti sono stati curati dalla ricercatrice Laura Di Pasquale.
Il. Rapporto generale sul razzismo e la discriminazione in Italia (2009-2010) si fonda su informazioni provenienti da fonti diversificate, ufficiali e non, organismi non governativi ed universitari, mass media .
Il rapporto dell'ENAR viene pubblicato con il sostegno finanziario della Fondazione Open Society, della Joseph Rowntree Charitable Trust, nonché del programma PROGRESS della Commissione europea (2007-2013).
Il rapporto evidenzia come nel periodo considerato si sia registrato un netto incremento della vulnerabilità dei migranti rispetto ai fenomeni del razzismo e della discriminazione, anche da parte di istituzioni pubbliche, regionali e locali in primo luogo.
Il rapporto documenta numerosi casi di razzismo e discriminazione istituzionale e non negli ambiti dei diritti sociali, dell'accesso ai beni e servizi offerti al pubblico, dei mass media (hate speech), così come in generale la mancanza di una vera e coerente politica di inclusione sociale dei migranti e soprattutto delle popolazioni Rom, soggette a politiche improntate prevalentemente a considerazioni di ordine pubblico e di stigmatizzazione sociale.
Il. Rapporto rivolge numerose raccomandazioni alle autorità italiane.
Un rapporto supplementare è dedicato specificatamente alla questione dell'"ethnic profiling", cioè all'uso o l'influenza di stereotipi razziali, etnici e religiosi da parte delle forze di polizia o, più in generali delle istituzioni pubbliche, nelle proprie attività e con riferimento alle decisioni concernenti il fermo, l'arresto, la perquisizione, l'identificazione ed il controllo dei documenti delle persone, l'inserimento di dati personali in database, la raccolta di informazioni di intelligence e rispetto ad altre tecniche investigative ovvero la regolamentazione ed il controllo sul corretto esercizio di attività economiche e commerciali. Anche in questo caso, il rapporto mette in evidenza la crescente vulnerabilità dei migranti e degli appartenenti a minoranze etniche, Rom e Sinti in primo luogo, a politiche di controllo fondate su pregiudizi etnici in particolare da parte delle forze di polizia municipali, in ragione anche dell'attribuzione a queste di maggiori competenze e responsabilità in materia di polizia giudiziaria a seguito delle riforme varate dall'esecutivo nazionale a partire dal 2008 (i c.d. "pacchetti sicurezza").
Per maggiori info si rimanda al sito dell'ENAR: http://www.enar-eu.org/Page_Generale.asp?DocID=15294