09.11.2010
Class Action in materia di immigrazione
Le tre associazioni hanno intenzione di avviare congiuntamente delle azioni idonee a sanzionare la PA, per i numerosi ritardi e disservizi nella gestione delle procedure amministrative connesse alla regolamentazione del fenomeno migratorio. Lo strumento individuato per raggiungere tale obiettivo è quello del recente Decreto Legislativo 20 dicembre 2009, n.198, che ha introdotto quella che è stata definita nel linguaggio comune come “azione di classe pubblica”. Si tratta come noto di un’azione esperibile da un singolo utente di un servizio, ovvero da un’associazione o da un comitato, per la tutela di interessi uniformemente lesi da un medesimo comportamento inadempiente dell’Amministrazione.
Per avviare concretamente l'azione di classe, spiegano gli organizzatori in una circolare diffusa il 3 novembre 2010, è necessario raccogliere i casi, secondo le modalità indicate nella nota diffusa.
Le tematiche individuate sono:
1) ritardi nella conclusione dei procedimenti di concessione della cittadinanza italiana;
2) mancata concessione del permesso di soggiorno Ce-SLP in favore dei familiari di stranieri già titolari del permesso per soggiornanti di lungo periodo.
3) Ritardi nel rilascio dei permessi di soggiorno e dei nulla osta al ricongiungimento familiare
La circolare del 3 novembre 2010
Fonte : CGIL