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25.10.2010
 
Pubblicata la Decisione del Consiglio d'Europa in tema di tutela dei diritti dei rom e sinti in Italia
 

Con riferimento alla situazione delle popolazioni Rom e Sinti, il Comitato europeo  per i diritti sociali  conclude che l'Italia ha violato numerose disposizioni della Carta Sociale europea .

Entro il 31 ottobre 2010 l'Italia deve inviare il Rapporto in merito agli adempimenti previsti dalla Carta Sociale europea.

Nell'ambito del 1096° incontro del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, tenutosi nei giorni 20-22 ottobre 2010,  e' stata resa pubblica la decisione sul merito adottata dal Comitato europeo dei diritti sociali il 25 giugno 2010 nel caso COHRE vs. Italia : e' stato riscontrato per l'Italia la violazione dell'art E (non discriminazione) in combinato disposto con gli articoli 16 (Diritto di famiglia alla tutela sociale, giuridica ed economica), 19 § § 1, 4 c. e 8 (diritto dei lavoratori migranti e delle loro famiglie alla protezione e assistenza), 30 (diritto ad essere protetto contro la povertà e l'esclusione sociale) e 31 (diritto alla casa) della rivista Carta. I delegati hanno, dunque, adottato una risoluzione con la quale l'Italia si impegna ad "assicurare l'effettiva implementazione dei diritti derivanti dalla Carta sociale europea cosi' come rivista per ogni individuo, inclusi coloro che appartengono alle comunità dei Rom e Sinti".

Il rapporto al quale è fatto riferimento nella risoluzione del Comitato dei Ministri deve essere inviato al Comitato europeo dei diritti sociali entro il 31 ottobre 2010. Non appena ricevuto, sarà reso pubblico sul sito della Carta sociale europea (http://coe.int/socialcharter) . ONG, associazioni o altri potranno inviare commenti o informazioni in qualità di "shadow report". Le conclusioni del Comitato europeo dei diritti sociali sul rapporto atteso il 31 ottobre saranno adottate entro la fine del 2011 nell'ambito della procedura abituale di monitoraggio degli adempimenti degli Stati contraenti con la Carta sociale.

Il Comitato europeo per i diritti sociali ha espresso giudizi molto critici nei confronti delle "misure di sicurezza" adottate nell'ambito della c.d. "emergenza nomadi" inaugurata con il Decreto n. 92/2008.  Secondo l'organo del Consiglio d'Europa chiamata a vigilare sull'attuazione degli obblighi derivanti dalla sottoscrizione e ratifica della Carta sociale europea, le misure adottata non hanno determinato un miglioramento delle condizioni abitative delle popolazioni Rom e Sinti in Italia, hanno intensificato procedure di sfratto in condizioni che non hanno rispettato la dignità delle persone interessate, senza prevedere sufficienti alternative abitative. Inoltre, il Governo italiano non avrebbe adottato misure sufficienti per contrastare  la stigmatizzazione dei Rom ed, anzi, con i c.d. "patti di sicurezza" avrebbe al contrario enfatizzato come le proprie politiche  rispondano più a preoccupazioni di pubblica sicurezza piuttosto che a considerazioni di integrazione sociale delle popolazioni Rom e Sinti, con ciò aggravando ulteriormente la situazione di segregazione delle medesime. Secondo il Comitato europeo, inoltre, le misure di identificazione dei Rom adottate nel corso dei censimenti compiuti nei "campi" non hanno soddisfatto i requisiti di proporzionalità, in quanto  il Governo italiano non ha fornito  sufficienti elementi atti a dimostrare che il principio di volontarietà nella raccolta delle impronte digitali dei minori sia stato sempre rispettato. Inoltre la raccolta dei dati personali ha portato all'adozione di misure volte a comprimere ed interferire eccessivamente sul diritto alla vita privata e familiare degli appartenenti alle popolazioni Rom e Sinti (cartellini identificativi, regolamenti per l'accesso e le visite ai "campi" o centri di accoglienza), ispirate più a motivi di sicurezza che al miglioramento delle condizioni sociali di vita nei centri.


Il testo della decisione del Comitato europeo dei diritti sociali e quello della risoluzione del Comitato dei Ministri sono in inglese e francese.

Complaint No. 58/2009 Centre on Housing Rights and Evictions (COHRE) v. Italy del 29 maggio 2009 e Decisione di Ammissibilità dell'8 dicembre 2009

Decisione del Comitato europeo sui diritti sociali riguardo al diritto dei nomadi e dei Rom all'accesso ad un'abitazione adeguata - A seguito di un ricorso dell’ERRC, il Comitato conclude che la Francia ha violato la Carta Sociale europea. Analogo ricorso pendente contro l’Italia.

Sezione sui ROM e SINTI