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08.10.2010
 
Consiglio d'Europa: no a discorsi xenofobi sui rom dai politici e media
 
Nel presentare il proprio rapporto all’Assemblea, Anne Brasseur (Lussemburgo, ADLE) ha indicato che questa retorica sicurezza, utilizzata da responsabili politici in numerosi Stati membri, “tende a fare l’amalgama tra l’insicurezza e certe comunità etniche”, come si è recentemente verificato per i rom. “Non possiamo accettare che nessuna comunità sia associata alla delinquenza e ai traffici criminali e che ciò possa suscitare l’inasprimento delle misure di sicurezza nei suoi confronti”, ha sottolineato, citando lo smantellamento dei campi rom e la recente ondata di operazioni di rinvio di migranti rom nei loro paesi di origine.

Nel corso di un dibattito con procedura di urgenza, al quale sono intervenuti Maud de Boer-Buquicchio, vice segretario generale del Consiglio d’Europa e Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani, i parlamentari hanno ribadito che occorre “fare una chiara e netta distinzione, nel discorso politico, tra gli individui che hanno commesso delle infrazioni e interi gruppi di persone, come i rom, o qualsiasi altra minoranza o gruppo di migranti”.

Di conseguenza, l’APCE ha invitato le autorità e le pubbliche istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, onde evitare di correre il rischio di fare il gioco dell’estremismo, ad “astenersi dal fare dichiarazioni che potrebbero […] essere intese come un discorso dell’odio o come affermazioni tali da avere l’effetto di […] fomentare l’odio razziale, la xenofobia o altre forme di discriminazione […] basate sull’intolleranza”.

Anche i media hanno in questo contesto una responsabilità particolare e dovrebbero astenersi dal diffondere messaggi atti a provocare animosità nei confronti di persone appartenenti a una qualsiasi minoranza o comunità particolare.

L’Assemblea ha altresì plaudito all’iniziativa del segretario generale del Consiglio d’Europa di organizzare un incontro ad alto livello il 20 ottobre a Strasburgo, per definire le misure prioritarie destinate a migliorare la situazione dei rom in Europa. Continuerà a seguire attentamente la questione, in particolare alla luce dei risultati del suddetto incontro ad alto livello.

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Fonte - COE