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28.09.2010
 
Trieste: I permessi di soggiorno per gli infermieri stranieri vanno rinnovati in presenza del solo “contratto di soggiorno” senza necessità di fare rientro nel paese di origine per un nuovo visto di ingresso
 

Con un parere inviato alla Prefettura di Trieste, il Ministero dell'Interno - Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione - Direzione centrale per le politiche dell'immigrazione, ha specificato  che gli infermieri professionali stranieri entrati in Italia fuori dal sistema delle quote ex art. 27 del T.U. immigrazione possono rinnovare il permesso di soggiorno sulla base del "contratto di soggiorno" stipulato con il datore di lavoro, al pari di quanto previsto per gli altri lavoratori extracomunitari regolarmente soggiornanti, fermo restando l'unica limitazione, specificatamente prevista per questa categoria professionale,  dello svolgimento dell'attività lavorativa (art. 40 comma 23 del d.P.R. n. 394/99). In data 24 settembre 2010, lo sportello unico per l'Immigrazione di Trieste ha diramato una nota esplicativa rivolta alle strutture patronali di Trieste, informando la ricezione del parere del Ministero dell'Interno e la conseguente modifica della prassi in uso nella provincia di Trieste.

Viene così a cessare una prassi che era rimasta in vigore nella sola provincia di Trieste per cui agli infermieri professionali stranieri allo scadere della seconda proroga del nulla osta all'ingresso (ovverosia dei primi quattro anni di soggiorno) veniva richiesto di fare rientro nel paese di origine per richiedere una nuova autorizzazione all'ingresso ed il conseguente rilascio di un nuovo visto.

L'ASGI, assieme alle organizzazioni sindacali, aveva in più occasioni sollecitato il Ministero dell'Interno, la Regione Friuli-Venezia Giulia e lo Sportello unico immigrazione di Trieste a rivedere tale prassi, ritenendola non conforme ad una corretta interpretazione del dettato normativo ed in particolare dell'art. 40 comma 23 del regolamento applicativo del T.U. immigrazione.

La Regione FVG aveva pure  condiviso l'appello dell'ASGI con una nota  inviata al Ministero dell'Interno, cui aveva fatto seguito una richiesta di chiarimento inviata dalla Prefettura di Trieste nel febbraio scorso.

L'ASGI esprime soddisfazione per la positiva risoluzione di questa annosa questione che aveva creato  disagi e frustrazioni a diverse decine di infermieri professionali stranieri residenti a Trieste.

Si ringraziano per la segnalazione Denis Lena e Laura Pacini.