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09.06.2010
 
Obbligo di contraddittorio per la proroga del trattenimento nel CIE
 
La Corte di Cassazione I Sezione civile ha accolto il ricorso di un cittadino straniero a cui il giudice di pace aveva prorogato il trattenimento nel Centro d'identificazione ed espulsione su richiesta della locale Questura perché tale decisione non era avvenuta nel'ambito di un'udienza camerale, dunque privando il cittadino straniero del diritto di contraddittorio.
Viene dunque confermata la linea interpretativa della Corte , già esplicitata con la sentenza n. 4544/2010 della Prima sezione civile di Cassazione, laddove si specificava che l’interpretazione si applica sia al trattenimento pre-espulsivo (ovvero finalizzato all’attuazione del provvedimento di espulsione) sia al trattenimento dello straniero per il tempo necessario alla definizione del procedimento relativa alla richiesta di misure di protezione internazionale.

La Sentenza  della Prima Sezione civile della Corte di Cassazione n. 13767 dell' 8 giugno 2010 pubblicata sul sito di Guida al Diritto Sole 24 ore

La precedente sentenza e il commento dell'avv. Guido Savio