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18.03.2009
 
DDL Sicurezza - Deputati scrivono al Premier : norme inaccettabili
 
"Sono convinta - dice la Mussolini - di poter contare sull'appoggio del presidente Fini".
"Ti chiediamo - si legge nella lettera inviata dalla Mussolini al premier - di non porre la fiducia" perchè in quel decreto "sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili e che necessitano di indispensabili correzioni". I parlamentari firmatari (nessuno dei quali è della Lega Nord) aggiungono d'esser certi che il premier si renderà conto "di come questo dettato legislativo vada contro i più elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità".
Nella lettera si respinge l'interpretazione secondo cui il provvedimento non obblighi i medici alla denuncia dei clandestini che si presentano in ospedale o nei centri di vaccinazione: "Non è così. Anzi, l'obbligo di denuncia potrà riguardare anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici". E ciò proprio a causa dell'introduzione in sede penale del reato di clandestinità: in caso di mancata denuncia, infatti, medici e insegnanti violerebbero gli art. 361 e 362 c.p., cioè "il reato di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio".
Sarebbe, sottolineano i firmatari della lettera, "una vera e propria trappola per bambini, da attirare con l'obbligo dell'istruzione, così da individuarli e colpirli proprio con la mano del medico o dell'educatore". E il risultato sarebbe escludere bambini e donne in gravidanza dai livelli educativi e sanitari, con rischi per tutti e un "regresso spaventoso in fatto di civiltà".
Solo se non sarà posta la fiducia, concludono, sarà possibile porre rimedio a quello che altrimenti sarebbe un "errore imperdonabile". A firmare, oltre alla Mussolini, sono tra gli altri Souad Sbai, Valentina Aprea, Mario Landolfi, Beatrice Lorenzin, Fiamma Nirenstein e Enrico Costa. (ANSA).