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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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Corte di Giustizia dell'Unione europea, sentenza dd. 18.10.2012 (causa C-502/10)
 
Un permesso di soggiorno vincolato all'esercizio di una specifica mansione lavorativa non preclude allo status di lungosoggiornante
 

La Corte di Giustizia dell’Unione europea, con la sentenza  dd. 18.10.2012 (causa C-502/10, Singh c. Paesi Bassi), si sofferma sull’interpretazione dell’art. 3 par. 2 lett. e) della direttiva n. 2003/109/CE relativa allo status dei cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo.

Detta previsione concerne una della clausole di esclusione dal campo di applicazione ratione personae della direttiva, ovvero l’impossibilità di accesso allo status di lungo soggiornanti dei cittadini di Paesi terzi non membri UE che “soggiornano unicamente per motivi di carattere temporaneo, ad esempio in qualità di persone  alla “pari”, lavoratori stagionali, lavoratori distaccati da una società di servizi per la prestazione di servizi oltre frontiera o prestatori di servizi oltre frontiera o nei casi in cui il titolo di soggiorno  è stato formalmente limitato”.