ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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19.12.2008

Cittadinanza italiana - Proposte di legge di modifica

 
Iniziato il 16 dicembre scorso alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati l'iter parlamentare di otto progetti di legge, tutti di iniziativa parlamentare, volti a modificare la disciplina sulla cittadinanza (L. 91/92). L'esame del contenuto dei progetti di legge, della normativa vigente e i dati statistici relativi alle procedure di acquisto della cittadinanza italiana dal 1992 al 2007 in tre dossier curati dal servizio studi della Camera dei Deputati. Il testo del documento presentato dall'ASGI all'audizione parlamentare tenutasi nel corso della precedente legislatura il 12 marzo 2007.
 
 
Gli otto progetti di legge, tutti di iniziativa parlamentare, intervengono sulla disciplina della cittadinanza, modificando espressamente (ad eccezione dell'A.C. 104) la L. 91/1992, che attualmente regola la materia.
Per quanto concerne il contenuto, i progetti di legge possono essere così suddivisi:
§ quattro p.d.l. [A.C. 103 e A.C. 104, entrambe presentate dall'on. Angeli (Popolo delle Libertà), A.C. 718, Fedi ed altri (Partito Democratico), e A.C. 995, Ricardo Merlo ed altri -Gruppo Misto)] disciplinano il riacquisto della cittadinanza da parte degli italiani residenti all'estero che l'abbiano perduta a seguito della naturalizzazione nei Paesi di accoglienza;
§ una p.d.l. (A.C. 1592, Cota ed altri - Lega Nord) è finalizzata all'introduzione di un "test di naturalizzazione" per gli stranieri e gli apolidi che richiedano la cittadinanza;
§ una p.d.l. (A.C. 566, De Corato ed altri - Popolo delle Libertà), prevede la revoca della cittadinanza, in caso di condanna definitiva per gravi delitti, per coloro che l'hanno acquistata per matrimonio.
§ due p.d.l. (A.C. 457, Bressa ed altri- Partito Democratico, e A.C. 1048, Santelli - Popolo della Libertà) hanno portata più generale, modificando in varie parti la L. 91/1992.

In particolare, la p.d.l. A.C. 457 interviene su puntuali aspetti della vigente disciplina, quali:
§ l'acquisto della cittadinanza per nascita, ampliando il novero dei casi in cui la cittadinanza è attribuita in base al criterio dello jus soli;
§ l'acquisto della cittadinanza da parte del minore, consentendola tra l'altro per il minore figlio di genitori stranieri che abbia frequentato corsi di istruzione presso istituti scolastici del sistema nazionale di istruzione o percorsi di formazione professionale;
§ l'acquisto della cittadinanza per matrimonio, prevedendo modifiche in senso restrittivo della disciplina vigente;
§ i motivi preclusivi dell'attribuzione della cittadinanza;
§ la concessione della cittadinanza per naturalizzazione, aggiungendo al requisito del periodo minimo di dieci anni di presenza regolare e continuativa in Italia già previsto, quello del possesso di un reddito sufficiente.
La p.d.l. A.C. 457, inoltre, introduce un percorso di attribuzione della cittadinanza ulteriore rispetto a quello attualmente disciplinato dall'art. 9 della L. 91/1992, per il quale sono richiesti un periodo di residenza legale di cinque anni; il possesso di un reddito non inferiore all'assegno sociale annuo; l'accertamento della concreta integrazione linguistica e sociale dello straniero, da cui risulti in particolare una conoscenza elementare della lingua italiana parlata.

Le disposizioni introdotte dalla p.d.l. A.C. 1048, Santelli:
§ condizionano l'acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia e ivi residente legalmente e ininterrottamente all'aver frequentato scuole riconosciute dallo Stato italiano e all'aver adempiuto agli obblighi scolastici;
§ aggiungono, ai requisiti già previsti per l'acquisizione della cittadinanza per matrimonio e per naturalizzazione, quelli dell'accertamento della buona conoscenza della lingua, della storia e della Costituzione italiana, della rinuncia alla precedente cittadinanza e della frequentazione di un corso di formazione di 12 mesi volto ad approfondire le materie suindicate.

Nel corso della precedente legislatura, l'ASGI, rappresentata dal Prof. Paolo Bonetti, aveva partecipato all'audizione parlamentare tenutasi il giorno 12 marzo 2007, nel corso della quale aveva presentato un proprio documento.
 
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