Tali sentenze (nn. 5856 e 5857, depositate nel marzo 2010) interpretano l'art. 31 del Testo Unico sull'immigrazione in termini fortemente restrittivi, elevando "il più generale interesse di tutela delle frontiere" a principio prevalente rispetto a quello di tutela del diritto del figlio ad essere allevato dai propri genitori.
L'Unione Nazionale Camere Minorili esprime la sua preoccupazione in merito e la convinzione, alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata e della normativa internazionale, che i diritti del minore debbano prevalere sulla generica tutela delle frontiere. I diritti in questione possono recedere solo ed esclusivamente laddove vi siano comprovate esigenze d'ordine pubblico e non mere irregolarità della presenza del genitore sul territorio italiano.