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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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17.03.2010

Diritto alla protezione sussidiaria in caso di violenza generalizzata nella regione di provenienza del richiedente asilo

 
Sentenza del Tribunale di Trieste a seguito del ricorso di un cittadino afgano (n. 98/09 dd. 09.03.2009)
 
Tribunale di Trieste, sentenza n. 98/09 dd. 09.03.2009 (protezione sussidiaria richiedente asilo afgano) (914.7 KB)
 

Una sentenza del Tribunale di Trieste ha riconosciuto il diritto al riconoscimento della protezione sussidiaria al richiedente asilo  proveniente da un Paese e segnatamente da una  regione del medesimo segnati da una tale violenza indiscriminata per cui la   vita o l'incolumità di qualsiasi residente potrebbero essere minacciate.

Nel pronunciare la sentenza con la quale ha annullato la decisione negativa assunta dalla Commissione territoriale asilo di Gorizia,  il Tribunale di Trieste ha fatto espresso riferimento  alla pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione europea dd. 17.02.2009 ( causa C-465/07), relativa all'interpretazione della nozione di "violenza indiscriminata" quale condizione per il riconoscimento della protezione sussidiaria ai sensi dell'art. 15 lett. c) della direttiva n. 2004/83. Secondo detta sentenza della Corte di giustizia, sussiste il fondamento per il riconoscimento della protezione sussidiaria "qualora il grado di violenza indiscriminata che caratterizza il conflitto in corso (...) raggiunga un livello così elevato che sussistono fondati motivi di ritenere che un civile rientrato nel paese in questione o, se del caso, nella regione in questione, correrebbe, per la sua sola presenza sul territorio di questi ultimi un rischio effettivo di subire una minaccia grave di cui all'art. 15 lett. c) della direttiva".

Dunque, in tali casi, la nozione di violenza indiscriminata consente in linea di principio di estendere la protezione sussidiaria a tutte le persone provenienti da quel Paese ovvero, se nel caso, dalle regioni interessate, a prescindere dalla loro situazione personale.

Tale ragionamento è stato seguito dal giudice di Trieste con riferimento ad un richiedente asilo afgano sulla base dei dati raccolti e delle informazioni acquisite dai rapporti e dagli appelli dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati relativi alla situazione interna della sicurezza in  numerose regioni dell'Afghanistan, inclusa quella di provenienza dell'interessato.

Si ringrazia per la segnalazione l'avv. Livio Cancellieri

 
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