ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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10.12.2009

Modica : l' ASGI Sezione Sicilia difende alcuni richiedenti asilo

 
Il 10 dicembre 2009 presso il Tribunale di Modica si è tenuta l’udienza del processo ai cinque eritrei arrestati a seguito del tentativo di fuga dall’hangar del porto di Pozzallo, improvvisato, come in altre precedenti occasioni, a centro di prima accoglienza, dopo lo sbarco del 20 novembre scorso.
 
Le accuse sono di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, e per uno di loro anche di danneggiamento aggravato. Risulterebbe infatti che una autovettura della polizia sarebbe stata lievemente ammaccata da uno dei fuggitivi durante il tentativo di allontanamento dal centro. Ma le circostanze relative a questa vicenda, come le dinamiche della fuga e della resistenza dei migranti alla loro riconduzione nel centro di prima accoglienza non sono affatto chiare e dovranno essere chiarite nel corso del procedimento.

I cinque eritrei sono stati rimessi in libertà il giorno dopo l’arresto e condotti al CDA di Pian del Lago dove hanno finalmente formalizzato la loro richiesta d’asilo. Intanto la difesa d’ufficio aveva richiesto il rito abbreviato non condizionato. All’udienza del 10 dicembre si è costituito come difensore di fiducia l’avvocato dell’Asgi sez. Sicilia, Giovanni Annaloro del foro di Caltanissetta, che ha chiesto la ricusazione dell’interprete in quanto la stessa era stata nominata interprete dalla polizia giudiziaria all’atto dell’arresto, e la conseguente nullità della richiesta di rito abbreviato. Il giudice monocratico Lucia De Bernardin ha accolto l’istanza di ricusazione ma rigettato quella di nullità della scelta del rito, e fissato al 18 maggio 2010 la data dell’udienza in cui si procederà all’esame dei  cinque imputati.

Grazie agli avvocati della sezione siciliana dell’ASGI che si sono impegnati in questa vicenda è stato possibile garantire il diritto di difesa dei cinque eritrei e la loro presenza all’udienza davanti al Tribunale di Modica. Adesso si tratterà di ricostruire tutte le fasi dell’allontanamento dei cinque migranti dal centro di prima accoglienza di Pozzallo.

Un altro aspetto di questa vicenda desta gravissime preoccupazioni.
Subito dopo l’arresto alcuni giornali locali hanno divulgato le foto, i nomi e i cognomi degli stessi eritrei  arrestati, mettendo in atto una gravissima violazione del principio di riservatezza, che nel caso di richiedenti asilo assume una valenza ancora più significativa, poichè mette a rischio la loro sicurezza ed espone a possibili ritorsioni i familiari rimasti nei paesi d’origine.
Si stanno valutando i fatti e le responsabilità per le foto diffuse dai giornali con i nominativi dei richiedenti asilo, allo scopo di inoltrare una denuncia alla autorità Garante della privacy..

Paola Ottaviano
Fulvio Vassallo Paleologo
ASGI – Sezione Sicilia