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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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17.04.2014

Rapporto della Commissione europea sull'attuazione del framework europeo per le strategie nazionali di inclusione sociale dei Rom

 
Il rapporto evidenzia alcuni progressi, ma anche la necessitą di investimenti a lungo termine.
 
European Commission, Report on the implementation of the EU Framework for National Roma Integration Strategies (2 April 2014, COM (2014)209 final) (119.21 KB)
 

Secondo una relazione della Commissione dell'UE pubblicata il 4 aprile scorso, gli sforzi compiuti in questi tre anni per migliorare la vita delle popolazioni rom in Europa stanno iniziando a dare alcuni risultati tangibili, anche se molto resta ancora da fare.

Da quando nel 2011 i leader europei si sono impegnati a intervenire sul fronte dell'integrazione dei rom, è cresciuto il numero dei bambini rom che riescono a seguire un percorso scolastico e sono stati avviati programmi per aiutare queste popolazioni a trovare lavoro e per colmare il divario con le altre comunità locali.

Disparità

Rispetto al resto della popolazione europea, i rom sono esposti a notevoli disparità sociali. Sono pochi i bambini che completano la scuola primaria, il tasso di disoccupazione è elevato e l'aspettativa di vita è di circa 10 anni inferiore alla media europea.

Dal 2011 i progetti di integrazione avviati nei paesi dell'UE si sono concentrati su 4 settori: istruzione, lavoro, salute e alloggi.

Tra i passi avanti segnalati dalla relazione pubblicata oggi figurano:

un aumento dal 2 al 60% dei bambini che frequentano la scuola materna in Finlandia

l'istituzione in Irlanda della figura di "insegnante itinerante", che si sposta seguendo le comunità nomadi

la creazione in Germania di una "task force" per favorire l'accoglienza dei rom da parte delle comunità locali e del vicinato

l'avvio di Slovacchia di azioni positive temporanee per combattere le discriminazioni.

Gli ostacoli, tuttavia, permangono:

i tassi di occupazione dei rom in Europa restano pressoché invariati 

l'accesso all'assistenza sanitaria di base continua ad essere problematico in alcuni paesi

le discriminazioni persistono.

Vertice sui rom

La pubblicazione della relazione coincide con il terzo vertice europeo sui rom, che si è tenuto il 4 aprile, a Bruxelles e che ha riunito responsabili politici, gruppi d'interesse e organizzazioni di tutta Europa per discutere dei progressi finora realizzati, esaminare i progetti più promettenti e valutare le ulteriori iniziative da intraprendere.

Le relazioni annuali presentate dai paesi dell'UE hanno consentito di coordinare e valutare gli sforzi compiuti. Nei prossimi anni saranno inoltre messi a disposizione ulteriori fondi. 

La percentuale delle risorse del Fondo sociale europeo intese a creare opportunità di lavoro più eque per i cittadini europei e da destinare a progetti di integrazione passerà infatti dall'attuale media del 15% al 20%.

Popolazione

In Europa si contano da 10 a 12 milioni di rom. In molti paesi i rom rappresentano una quota significativa e crescente della popolazione in età scolare e della futura forza lavoro. 

Sostenerli nella scuola e nel lavoro è indispensabile per consentire loro di partecipare in condizioni di parità all'economia e alla vita sociale.

(Commissione europea – Comunicato stampa)

 
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