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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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19.03.2014

Ministero della Giustizia: Il cittadino di Stato terzo non membro dell’Unione europea regolarmente soggiornante ed iscritto all’albo dei giornalisti, può diventare direttore responsabile di un giornale

 
La clausola di cittadinanza italiana prevista da una norma del 1947 deve ritenersi abrogata dal T.U. immigrazione.
 
La nota ed il parere del Ministero della Giustizia in materia di registrazione di testate giornalistiche da parte di giornalisti extracomunitari (359.16 KB)
 

Con una nota dd. 19 febbraio 2014 indirizzata al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti di Roma, il Ministero della Giustizia ha reso noto un parere del proprio Ufficio Legislativo secondo cui il cittadino di Stato terzo non membro dell’Unione europea regolarmente soggiornante in Italia ed iscritto all’albo dei giornalisti, ha diritto a diventare responsabile di un giornale o periodico di stampa.

L’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia ha concordato che la clausola di cittadinanza italiana contenuta nell’art. 3 della legge 8 febbraio 1948 n. 47,  deve ritenersi abrogata per incompatibilità con l’art. 2 c. 2 del Testo Unico immigrazione (d.lgs. n. 286/98) nella parte in cui quest’ultimo prevede il principio di parità di trattamento tra stranieri regolarmente soggiornanti e cittadini italiana  nell’ambito dei diritti in materia civile.  L’ufficio legislativo del Ministero della Giustizia ha infatti preso atto di una tendenza, tanto dell’ordinamento quanto a livello giurisprudenziale,  diretta ad equiparare lo straniero regolarmente soggiornante al cittadino nazionale: ne è dimostrazione l’interpretazione ampia fornita dalla giurisprudenza della nozione di “diritti in materia civile”, nella quale sono stati ricondotti l’esercizio dell’autonomia negoziale diretta ad acquistare la proprietà di beni immobili (Cassazione 21 marzo 2013, n. 7210), la nomina ad amministratore di sostegno (Trib. Reggio Emilia 7.1.2008), il diritto al risarcimento del danno a seguito di sinistro stradale (Cass. 450/11) e l’accesso alle prestazioni riparatorie del Fondo di garanzia per le vittime della strada (App. Milano 22.6.1999).In tema di orientamenti legislativi, il Ministero della Giustizia cita la recente riforma della normativa sull’accesso al pubblico impiego (l. n. 97/2013) che ha esteso tale possibilità anche agli stranieri lungosoggiornanti, rifugiati e familiari di cittadini UE. In questo quadro, il Ministero della Giustizia ha concluso che la norma risalente al 1947, secondo cui il direttore responsabile di una testata giornalistica poteva essere solo un cittadino italiano,  deve ritenersi superata in quanto anacronistica rispetto agli sviluppi successivamente intercorsi nell’ordinamento.

La questione aveva dato luogo a numerosi contenzioni giurisdizionali che si confida possano ora definitivamente essere superati.

L’ASGI esprime apprezzamento per questo ulteriore passo verso una società italiana più moderna e aperta alle pari opportunità.

A cura del servizio ASGI di supporto giuridico contro le discriminazioni. Progetto con il sostegno finanziario della Fondazione italiana a finalità umanitarie  Charlemagne ONLUS.

 
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