ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
Indietro
 
 
19.02.2014

Presentato a Roma il Rapporto Sprar per il 2013

 
I dati registrano un aumento dei posti a disposizione: 16.000 per il 2014.
 
 

Nel 2012 e nel 2013 si è registrato  un aumento di posti a disposizione all'interno del Sistema d’Accoglienza per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), che fornisce servizi per l’integrazione per richiedenti asilo e rifugiati . 

Ad affermarlo nella prefazione al rapporto Sprar del 2013, presentato a  Roma il 13 febbraio, è il Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, Prefetto Angelo Pria, : “i cinque distinti ampliamenti dello Sprar sostenuti dal Ministero dell’Interno dal dicembre 2012 a oggi, per complessivi ulteriori 6.400 posti che sono andati a integrare la rete dei 3.000 posti strutturali per un totale di 9.400, e la previsione di 16.000 posti a partire dal 2014 rappresentano un traguardo davvero significativo per la nostra Amministrazione”.

Il sistema, comunque, non ha raggiunto i numeri sperati: anziché per 16.000 posti, sono stati approvati progetti per poco più di 12.000 persone, a cui bisogna aggiungere quelli per i minori, per il disagio mentale, e per chi ha problemi di salute. Non si arriva a  13.000  posti e quelli aggiuntivi, attivabili su richiesta del Ministero dell’Interno, sono 6.200.

Il rapporto Sprar  riporta il numero e il profilo dei beneficiari accolti, tratta dei servizi offerti e della distribuzione nazionale e regionale dei richiedenti asilo e rifugiati presenti nella rete degli enti locali dello Sprar. Quattro sono le tematiche in cui è articolato il rapporto: analisi dell’accoglienza integrata nella rete dello Sprar, accoglienza a livello regionale, un focus sulla protezione internazionale in Europa e in Italia e la condizione di rifugiati e richiedenti asilo nel mondo.

Nonostante il modello abbia portato a maggiori risultati sia da un punto di vista dell’assistenza, sia in punto reperimento posti, questi rimangono comunque insufficienti.

E' stata aperta anche un’infrazione da parte dell’Unione Europea per la mancata accoglienza non solo in termini qualitativi ma anche quantitativi.

«Senza dubbio, si tratta di un ampliamento positivo», esordisce così Gianfranco Schiavone, membro dell’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione) e coordinatore della prima ricerca multidisciplinare sul sistema asilo politico in Italia "Il diritto alla Protezione" interpellato da Corriere delle Migrazioni per approfondire l’allargamento dello Sprar. «Per molto tempo lo Sprar è rimasto un progetto di nicchia, a cui solo i più fortunati potevano accedere». 

 Fonti: Corriere delle MigrazioniServizio centrale

 
» Torna alla lista