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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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26.11.2013

Libera circolazione delle persone: cinque azioni che possono andare a vantaggio dei cittadini, della crescita economica e dell'occupazione nell'UE

 
Il documento programmatico intende aiutare gli Stati membri a garantire la mobilitą degli europei tra i diversi Paesi UE.
 
 
La responsabilità congiunta degli Stati membri e delle istituzioni dell'Unione europea nel sostenere il diritto dei cittadini dell'UE a vivere e lavorare in un altro paese dell'UE è sottolineata in un documento programmatico appena adottato dalla Commissione europea. Nell'intento di fornire sostegno agli Stati membri in tal senso, il documento della Commissione delinea cinque azioni concrete per rafforzare il diritto di libera circolazione, aiutando nel contempo gli Stati membri a coglierne i benefici. Il documento programmatico precisa che i cittadini dell'UE hanno diritto alla libera circolazione e a fruire di prestazioni sociali, rispondendo altresì alle preoccupazioni sollevate da alcuni Stati membri in relazione alle problematiche che i flussi migratori possono rappresentare per le autorità locali.

La comunicazione definisce i diritti e gli obblighi dei cittadini dell'UE, in forza del diritto dell'UE, e chiarisce le condizioni che i cittadini devono soddisfare per essere autorizzati alla libera circolazione nonché a beneficiare di assistenza sociale e delle prestazioni di sicurezza sociale. Tenendo conto delle problematiche emerse in alcuni Stati membri, la comunicazione illustra inoltre le garanzie atte a contrastare abusi, frodi ed errori e definisce altresì gli strumenti di inclusione sociale a disposizione degli Stati membri e delle comunità locali che si trovano ad affrontare pressioni particolari connesse all'afflusso di cittadini mobili dell'Unione.

Per rispondere alle preoccupazioni avvertite in alcuni Stati membri dell'UE in merito all'attuazione in loco della normativa in materia di libera circolazione, la Commissione stabilisce cinque azioni per aiutare le autorità nazionali e locali a:

1)contrastare i matrimoni di convenienza: la Commissione intende coadiuvare le autorità nazionali nell'attuazione della normativa UE, che consente loro di lottare contro i potenziali abusi del diritto alla libera circolazione, elaborando un manuale per contrastare i matrimoni di convenienza.

2)Applicare norme di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale nell'UE: la Commissione sta operando in stretta collaborazione con gli Stati membri per chiarire, in una guida che verrà pubblicata entro la fine del 2013, la "prova della residenza abituale" prevista dalla normativa dell'UE sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale (regolamento 883/2004/CE). I rigorosi criteri applicati nell'ambito di questa prova garantiscono che i cittadini che non svolgono alcuna attività possano avere accesso alla sicurezza sociale in un altro Stato membro solo dopo aver effettivamente trasferito il loro centro di interesse in quello Stato (ad esempio se vi soggiorna la famiglia).

3)Affrontare le sfide riguardanti l'inclusione sociale: aiutare gli Stati membri a ricorrere ulteriormente al Fondo sociale europeo per affrontare il problema dell'inclusione sociale: a partire dal 1° gennaio 2014 almeno il 20% dei fondi a titolo del FSE dovrebbe essere investito nella promozione dell'inclusione sociale e nella lotta contro la povertà in ciascun Stato membro.

4)Promuovere lo scambio di pratiche ottimali tra le autorità locali: la Commissione offrirà sostegno alle autorità locali per condividere le conoscenze acquisite in tutta l'Europa allo scopo di affrontare meglio le problematiche poste dall'inclusione sociale. Entro la fine del 2013 la Commissione porterà a termine uno studio inteso a valutare l'impatto della libera circolazione in sei grandi città e nel febbraio 2014 inviterà i sindaci per discutere le problematiche e scambiare pratiche ottimali.

5)Garantire l'applicazione in loco della normativa UE in materia di libera circolazione: la Commissione istituirà inoltre, entro la fine del 2014, in cooperazione con gli Stati membri, un modulo di formazione on-line volto ad aiutare il personale delle autorità locali a comprendere e ad applicare appieno i diritti dei cittadini dell'UE in materia di libera circolazione. Attualmente il 47% dei cittadini dell'UE sostiene che i problemi incontrati al momento di trasferirsi in un altro paese dell'UE sono dovuti al fatto che i funzionari operanti presso le amministrazioni locali non hanno sufficiente dimestichezza con i diritti dei cittadini dell'UE connessi alla libera circolazione.

Il Comunicato stampa completo della Commissione UE
 
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