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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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05.05.2009

La tratta di esseri umani e le sue implicazioni per la sicurezza della Repubblica

 
Relazione al Parlamento del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR)
 
 
Una minaccia per la nostra sicurezza; una intollerabile violazione dei diritti umani che riguarda nel mondo milioni di nuovi schiavi, soprattutto donne e bambini: Francesco Rutelli, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha illustrato così la relazione trasmessa ieri alle presidenze delle Camere, sulla tratta degli esseri umani. Un fenomeno questo, tra le ''prime tre forme di reddito per mafie e criminalita' nel mondo insieme al traffico di droga e di armi - ha argomentato Rutelli - che va colpito e combattuto con la collaborazione internazionale''. L'aspetto piu' drammatico del mercato transnazionale riguarda i minori: ''Un numero crescente di bambine e bambini, giovani e ragazzi che sono sfruttati da queste mafie e tenuti in soggezione e dobbiamo liberarli''. La relazione del Copasir, di 110 pagine, analizza i numeri del fenomeno, i contorni e nove proposte operative del Comitato, tra cui l'introduzione del reato di ''danneggiamento, soppressione, occultamento, detenzione, falsificazione e procacciamento di documenti di identita' e viaggio'' allo scopo di facilitare o effettuare la tratta. Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni sono 1 milione gli esseri umani vittime di questo traffico ogni anno nel mondo, 500mila solo in Europa. Per l'Organizzazione internazionale del Lavoro, 12.300.000 sono le persone sottoposte a sfruttamento lavorativo e sessuale (di cui ogni anno 800mila sono trasportate fuori dal loro paese): l'80% sono donne e ragazze, piu' del 50% sono minori. In Italia tra lavoro nero, accattonaggio, prostituzione sono decine di migliaia gli esseri umani vittime di questo fenomeno che vede la criminalita' italiana coinvolta soprattutto a livello di logistica.
Nel 2007 nel nostro paese sono state 1.267 le denunce per riduzione in schiavitù, 108 quelle per acquisto di schiavi, 645 quelle per sfruttamento della prostituzione minorile, 278 quelle per tratta di persone, 1.770 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (2.183 nel 2008). Il traffico è gestito da organizzazioni mafiose ben radicate: ''Dobbiamo capire - aggiunge Rutelli - le rotte di questi trafficanti e collaborare con i paesi che vengono attraversati'' da questo fenomeno che ''riguarda immediatamente la nostra sicurezza e principi e valori umani fondamentali''. Ma il mercato clandestino di persone potrebbe essere gestito anche da organizzazioni terroristiche: ''Soprattutto negli Stati Uniti ci sono segnalazioni preoccupanti. Alcune organizzazioni fondamentaliste si starebbero inserendo in questi traffici per adesso con funzioni logistiche piuttosto che operative. E' un fenomeno che va tenuto molto sott'occhio''. L'Italia, spiega Rutelli, ''e' un paese particolarmente vulnerabile perchè luogo di transito di forti flussi migratori''. Insomma, quello della tratta è un problema di sicurezza ''prioritario''.
Di qui le nove proposte del Copasir che auspica ''sforzi maggiori del governo'' in materia di cooperazione internazione e accordi tra polizie. L'accordo Libia-Italia viene indicato come ''importante terreno di verifica''. Oltre alla formazione di chi contrasta il crimine, il Copasir chiede la creazione di un Organismo ad hoc per la raccolta dati e l'integrazione dei protocolli d'intesa tra direzioni distrettuali antimafia e procure della Repubblica. Due gli interventi normativi proposti: uno per estendere il rilascio del permesso di soggiorno ai fini del ricongiungimento familiare alle vittime di tratta e l'altro per l'introduzione di un reato per punire chi compie atti illeciti con documenti di identita' ai fini della tratta. Sotto il profilo di Intelligence il Copasir chiede il rafforzamento dell'attività preventiva da parte degli organismi competenti.
Fonte: ANSA
 
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