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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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05.05.2009

Disegno di legge A.C. 2180 : critiche e appelli contro le limitazioni di accesso ai servizi essenziali per gli stranieri privi di regolare soggiorno

 
Una lettera del presidente della Camera dei Deputati al ministro dell'Interno e le proteste del personale scolastico contro le conseguenze delle misure contenute del disegno di legge sulla sicurezza, arrivato all'esame della Camera.
 
 

Lo scorso 30 aprile  il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha inviato una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in merito ai contenuti del disegno di legge A.C.2180, attualmente al vaglio della Camera dei Deputati. Scrive Fini nella missiva: "Ti faccio presente che la disposizione, se da un lato consente agli stranieri, anche se privi del permesso di soggiorno, di accedere alle prestazioni sanitarie pone a questi ultimi dei limiti in ordine all'accesso a pubblici servizi anche nel caso in cui i medesimi servizi rivestano carattere essenziale. La disposizione- sottolinea il presidente della Camera- subordinando la fruizione di pubblici servizi alla presentazione di documenti inerenti al soggiorno presso gli uffici della nostra amministrazione, impedisce che di questi servizi possano godere gli stranieri privi dei predetti documenti".La disposizione, cosi' scritta, "fa sorgere soprattutto a livello applicativo un problema di compatibilità con altre norme. Un solo esempio delle conseguenze che ne deriverebbero: ai minori stranieri verrebbe negata l'iscrizione alla scuola dell'obbligo ed il conseguente diritto all'istruzione che è attualmente tutelato, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani". Infine, Fini precisa come "a prescindere dal giudizio su tale eventualità, a mio avviso negativo, che appartiene al dibattito politico, ti faccio presente che si porrebbero problemi di costituzionalità e che, da un attento esame della principale legislazione europea in materia di stranieri non si evince alcuna normativa volta a discriminare l'esercizio del diritto allo studio da parte dei minori stranieri".

Sale la protesta tra i dirigenti e il personale delle scuole . "Noi educhiamo, non denunciamo" è il titolo dell'appello firmato da oltre duemila persone, lanciato dalla FLC-CGIL sul web e nelle istituzioni.

Non vogliono denunciare ma come pubblici ufficiali, se passa il reato di immigrazione clandestina, rischiano di vedersi obbligati a farlo. Altrimenti scatta la denuncia penale. Come  per i medici.

Continua, anche sul fronte delle associazioni e degli esperti in materia d'immigrazione, la richiesta di stralcio delle norme criticate, come indicato nella Lettera aperta ai Deputati sul Ddl Sicurezza, inviata il 29 aprile 2009 da Sergio Briguglio.


ASGI sull'argomento :

4 maggio 2009 - Appello sulle gravissime conseguenze dell'approvazione del combinato disposto degli artt. 45 co.1 lettera f e 21 del ddl A.C. 2180, in particolare sui minori

15 aprile 2009 - Adesione dell'ASGI all'appello ai parlamentari contro talune norme in materia di stranieri

10 marzo 2009 - Conseguenze dell'art. 45, comma 1, lett. f) del ddl C. 2180 sul diritto del minore a essere registrato alla nascita

2 febbraio 2009 - Osservazioni sul disegno di legge n. 733/S - ddl sicurezza Per una normativa sull'immigrazione giusta ed efficace - Documento presentato da Antigone, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione studi giuridici sull'immigrazione e Magistratura democratica

Fonte : Dire, Repubblica

 
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