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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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18.05.2013

La Regione Friuli-Venezia Giulia estende agli stranieri ultra65enni giunti in Italia per ricongiungimento familiare l’iscrizione volontaria al SSN

 
Circolare della Regione FVG a seguito dell’intervento dei legali dell’ASGI
 
Il testo della circolare della Regione Friuli-Venezia Giulia- Direzione Salute e politiche sociali del 15.05.2013 (85.45 KB)
 

Con una circolare diramata il 15 maggio scorso  alle Aziende per i Servizi Sanitari, la Regione Friuli Venezia Giulia ha disposto la possibilità per gli stranieri ultra65enni giunti in Italia per motivi di ricongiungimento familiare di iscriversi volontariamente al Servizio Sanitario Nazionale ottenendo la copertura sanitaria al pari dei cittadini italiani, versando il contributo forfettario annuale pari a 387 euro.

La circolare della Direzione centrale Salute, Integrazione socio-sanitaria e politiche sociali avviene a seguito di un intervento dei legali dell’ASGI, che avevano sottolineato come di recente fosse intervenuta nei confronti della Regione Lombardia anche una pronuncia giudiziale (Tribunale Milano, sez. lavoro, dd. 28.11.2012), secondo la quale la mancata regolamentazione della materia veniva a determinare illegittimi profili discriminatori a danno degli stranieri interessati.

La vicenda trae origine da uno dei decreti varati dal precedente governo “Berlusconi”, il d.lgs. 3 ottobre 2008, n. 160, il cui art. 1, comma 1 lett. d) ha previsto per  gli stranieri ultrasessantacinquenni ricongiuntisi con i loro familiari già soggiornanti in Italia la condizione  delle copertura sanitaria privata ovvero dell’iscrizione volontaria al SSN previo pagamento di un contributo fissato da un apposito decreto del Ministero del Lavoro e della  Sanità, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai fini del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno in Italia, facendo venir meno quindi il diritto all’iscrizione obbligatoria e gratuita al SSN previsto in precedenza.

La nota  del Ministero del Lavoro e della Salute dd. 4 maggio 2009 ha precisato che le nuove disposizioni  non potevano trovare applicazione retroattiva e dunque dovevano riferirsi ai soli stranieri di età superiore ai 65 anni, in possesso del visto o nulla osta al ricongiungimento familiare rilasciato dopo il 5 novembre 2008, mentre coloro cui era stato rilasciato un visto per riunificazione familiare prima di quella data, conservavano il diritto all’iscrizione obbligatoria al SSR o alla conservazione dell’iscrizione obbligatoria pregressa, anche in sede di rinnovo del permesso di soggiorno.

Nonostante la norma di legge fissava la scadenza del 30 ottobre 2008, nei quattro anni trascorsi dall’entrata in vigore della nuova normativa, il Ministero del Lavoro e della Salute e quello dell’Economia e delle Finanze non hanno mai provveduto all’emanazione del decreto che doveva fissare  l’ammontare del contributo ai fini dell’iscrizione volontaria al SSN, costringendo gli interessati a rivolgersi al mercato delle assicurazioni private per acquisire la copertura sanitaria richiesta ai fini del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno.

La mancata adozione del decreto ha prodotto significativi disagi agli anziani immigrati ‘ricongiunti’ e alle loro famiglie, non solo per l’onerosità dei premi assicurativi richiesti dalla compagnie private,  ma anche per la più limitata copertura assicurativa offerta rispetto a quella  garantita dal SSN, con l’esclusione delle prestazioni mediche ‘di base’, delle prestazioni farmacologiche  e di trattamenti terapeutici.

A fronte di tali disagi, alcune  regioni italiane, l’Emilia-Romagna ed il Veneto, avevano provveduto di loro iniziativa, in mancanza del decreto ministeriale, ad emanare provvedimenti amministrativi ad hoc prevedendo un contributo forfetario annuale e non frazionabile parti a 387 euro per l’iscrizione al SSN degli anziani stranieri ricongiuntisi (si veda in proposito circolare Regione Emilia Romagna 23/7/2010).

Con la circolare del 15 maggio 2013, anche la  Regione Friuli-Venezia Giulia ha inteso provvedere in questo senso, assicurando una equa soluzione alla problematica.

 
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