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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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02.02.2013

Some remarks about state of art in implementation of Directives 2000/43 and 2000/78 in Italy

 
Some remarks about state of implementation of Directives 2000/43 and 2000/78 in Italy. Report written by Walter Citti, ASGI Anti-Discrimination Unit. (74.25 KB)
 

Nella seconda metà del 2013, la Commissione europea redigerà un rapporto da inviare al Parlamento europeo e al Consiglio europeo sullo stato della trasposizione e implementazione delle due direttive anti-discriminazione, la direttiva n. 43/2000 contro le discriminazioni etnico-razziale e la direttiva n. 78/2000 contro le discriminazioni nel settore dell’occupazione.

In vista della redazione di tale rapporto, la Commissione europea ha chiesto all’ENAR (European Network Against Racism) di inviare proprie osservazioni raccolte attraverso le proprie antenne nei 27  Paesi membri UE.

Su richiesta dunque del referente italiano dell’ENAR, Lorenzo Scagliotti, il servizio antidiscriminazioni dell’ASGI ha inviato una propria nota contenente osservazioni sullo stato dell’applicazione delle due direttive in Italia, con particolare riferimento alle questioni più problematiche. Tra  queste, il servizio antidiscriminazioni dell’ASGI ha individuato i seguenti punti:

a) il rapporto tra discriminazioni fondate sulla cittadinanza e discriminazioni etnico-razziali; b) la legittimazione ad agire delle associazioni nelle azioni giudiziarie avverso forme di discriminazioni collettive; c) la problematica del risarcimento del ‘danno da discriminazione’ nell’ottica dell’effetto dissuasivo delle sanzioni giudiziarie alla discriminazione prescritto dalla direttive ; d) la difficoltà e la reticenza nell’applicare la direttiva 2000/43 alle discriminazioni nei confronti di appartenenti alle etnie Rom e Sinti; e) la mancata attuazione dell’obbligo generale in capo al datore di lavoro  di garantire al lavoratore disabile un ‘accomodamento ragionevole’ delle condizioni e mansioni lavorative; f) l’esistenza di previsioni normative interne apparentemente non compatibili con il divieto di discriminazioni fondate sull’età.