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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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03.01.2013

Il paradosso italiano sui rifugiati

 
In Italia le baraccopoli di rifugiati riflettono il paradosso sull'asilo. Reportage del New York Times.
 
 
Si ringrazia Gianfranco Schiavone e Loredana Leo per la segnalazione.

Ufficialmente sono “protetti” dallo Stato, in realtà sono abbandonati a loro stessi, spesso in condizioni disumane. È “il paradosso italiano sui rifugiati” descritto oggi da Elisabetta Povoledo del New York Times.
Una lunga corrispondenza descrive la vita di ottocento rifugiati africani ammassati nel Salaam Palace, un edificio abbandonato alla periferia sud di Roma. Un esempio del “fallimento dell’Italia nell’assistere e integrare le persone alle quali ha riconosciuto l’ asilo in base alle sue leggi”.
L’Italia e’ piuttosto brava nelle procedure di richiesta di asilo, riconoscendo il 40 per cento delle domande, anche fino al 50 per cento in alcuni anni, quello che non funziona e’ quanto avviene dopo”, dice al New York Times Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr in Italia. Il nostro Paese riesce a garantire assistenza a poco più di tremila persone, “se non hai la fortuna di essere una di queste – denuncia Boldrini – sei solo. Devi trovare come sopravvivere, imparare la lingua, trovare una casa o un lavoro”.
L’assistenza ai rifugiati, sottolinea il New York Times, non è tra le priorità del governo in tempi di crisi economica, mentre gli italiani sono assorbiti dai loro problemi.

"A breve sarà avviato un tavolo per la definizione di un progetto di inclusione sociale, attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni responsabili e del comitato di gestione della comunità dello stabile, composto da rappresentanti delle diverse etnie presenti, per individuare una soluzione alternativa a quella attuale che possa garantire condizioni dignitose a tutti i residenti." ha subito fatto sapere il Ministero dell'Interno attraverso un comunicato stampa .

Il censimento I rifugiati invisibili , curato dalla Fondazione IntegrA/Azione svela, tuttavia, numeri ben più importanti di quelli denunciati dal New York Times e l'International Herald Tribune sulle condizioni dei rifugiati nella Capitale.

E anche la Repubblica dedica un'inchiesta a "Rifugiati, Vergogna Italia" con video e approfondimenti.

Intanto, al Salaam Palace, la vita è sempre più difficile. E Yakub Abdelnabi, un rifugiato sudanese che ha lasciato il suo paese nel 2005, commenta amaro: “Siamo scappati da una guerra per trovarne un’altra, ottocento persone accalcate in un palazzo”.
Qui l'articolo di Elisabetta Povoledo apparso sul New york Times il 26 dicembre 2012..
 
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