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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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16.11.2012

Unione Camere Penali Italiane visita CIE: detenzione amministrativa č illegale

 
UCPI sul CIE di Gradisca (GO): detenuti privati delle garanzie minime a tutela della dignitą umana.
 
 

di seguito il Comunicato della Giunta dell'Unione Camere Penali Italiane:

Dalle carceri ai Centri di identificazione ed espulsione. Per la prima volta, le Camere Penali varcano le porte di un CIE, quello di Gradisca d'Isonzo a Gorizia. Una delegazione dell'Unione Camere Penali Italiane, guidata dal Presidente Valerio Spigarelli, insieme agli Avvocati Annamaria Alborghetti e Antonella Calcaterra dell'Osservatorio Carceri UCPI e al Presidente della Camera Penale di Gorizia, Avv. Riccardo Cattarini, ha verificato le condizioni di vita di coloro che vi sono ospitati, le problematiche della struttura e le criticità. E' un luogo di effettiva detenzione dove gli stranieri, in vista dell'espulsione, in attesa della sola identificazione, sono trattenuti anche per tempi fino a 18 mesi. E ciò in condizioni igieniche desolanti, ammassati anche in dieci nelle celle. I CIE sono luoghi, almeno in questo caso, peggiori delle carceri, dove le persone sono private della libertà e delle garanzie minime a tutela della dignità umana. Di fatto si tratta di una vera e propria detenzione amministrativa, peraltro proibita dal nostro ordinamento, che non gode di alcuna delle garanzie giurisdizionali previste dalla normativa penitenziaria.

Roma, 9 novembre 2012

 
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