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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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17.09.2012

Revoca di sentenza di condanna per abolizione del reato di cui all'art. 14, co 5 ter d.lgs. 286/98

 
Tribunale di Cosenza, provvedimento del 5 giugno 2012
 
Il provvedimento (1056.25 KB)
 
Nota a cura dell'avv. Eugenio Naccarato

Un cittadino straniero era stato condannato nel 2007 alla pena di otto mesi di reclusione per uno dei reati della Bossi-Fini, mancata ottemperanza all'ordine di espulsione.
Nel 2012, tre mesi fa, nonostante l'intervenuta modifica legislativa del reato in oggetto e della Giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea (caso El Dridi) nel senso di ritenere in contrasto con la relativa direttiva europea il reato previsto dall’art. 14 co 5 ter del T.U. sull’immigrazione, la Procura di Cosenza ha emesso e notificato ugualmente ordine di carcerazione, sebbene sospeso, per l'esecuzione della sentenza di condanna.
E' stato, dunque, richiesto al Tribunale di Cosenza, in funzione di Giudice dell’esecuzione, di applicare la giurisprudenza europea, così come peraltro recepito anche dalla Suprema Corte di Cassazione, nel frattempo maturata, per revocare la sentenza di condanna per abolitio criminis.
Pertanto, il Tribunale ha accolto il ricorso e revocato la condanna, così restituendo l’incensuratezza e la definitiva "libertà" al povero straniero, reo di essere migrante in una terra ancora giuridicamente poco accogliente.
Certamente il provvedimento potrà essere d’ausilio, unitamente agli altri analoghi provvedimenti da Voi pubblicati sul sito, a colleghi e magistrati impegnati nella tutela dei migranti.



 
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