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Rimanere e rischiare la vita in una zona di guerra? Oppure fuggire e lasciare le persone che ami? O ancora: restare ed essere costretti a combattere? Oppure rischiare la morte durante la fuga? Un rifugiato alla ricerca di protezione si trova spesso di fronte a scelte come queste. La Giornata mondiale del Rifugiato 2012, promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, si celebra il 20 giugno con l’obiettivo di fare conoscere la situazione in cui si trovano a vivere milioni di persone.

“Una sola famiglia distrutta dalla guerra è già troppo” è lo slogan della Giornata, che viene celebrata quest’anno in Italia da decine di enti locali, organizzazioni non governative e associazioni. In Emilia-Romagna le iniziative in programma sono promosse dalla Regione attraverso la rete Emilia-Romagna Terra d’Asilo, coordinata dal Comune di Reggio Emilia.

La Regione Emilia-Romagna infatti è stata la prima in Italia a dotarsi di una legge sull’immigrazione (L.r. 24 marzo 2004) destinata espressamente anche ai rifugiati e ai richiedenti asilo, a cui ha fatto seguito un protocollo d’intesa tra la stessa Regione, Comuni, Province, sindacati unitari, Forum Terzo Settore e associazioni, per la realizzazione di azioni per l’inserimento socio-lavorativo di rifugiati, richiedenti asilo e titolari di permesso per motivi umanitari.

Dal 2005 la Regione finanzia il progetto “Emilia-Romagna Terra d’Asilo” che ha contribuito alla nascita, al consolidamento e all’ampliamento di una rete regionale che oggi conta circa 50 partner tra enti locali, realtà del terzo settore e organizzazioni sindacali.

Tra le principali attività realizzate nel 2012, la rete ha svolto il monitoraggio annuale sulla situazione dell’asilo in Emilia-Romagna, il servizio di ricerca di informazioni sui paesi d’origine dei richiedenti protezione, la raccolta e lo scambio di buone prassi e criticità tra territori e operatori, iniziative di formazione e aggiornamento sulle novità a livello europeo in materia d’asilo.