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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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21.05.2012

TAR Lazio - Grecia, paese non sicuro per i richiedenti asilo

 
Contraria al diritto dell'Unione la presunzione assoluta che lo Stato membro individuato come competente dall'applicazione dei criteri del Regolamento Dublino II rispetti i diritti fondamentali dell'Unione.
 
La sentenza (50.71 KB)
 
Con la sentenza n. 4195/2012 depositata il 9 maggio 2012 il Tar del Lazio - Sezione Seconda Quater - ha confermato il proprio orientamento giurisprudenziale in materia di applicazione del Regolamento Dublino II nel caso di trasferimento di un richiedente asilo in Grecia, paese dal quale era transitato prima di giungere in Italia. Il TAR ha accolto il ricorso del ricorrente, cittadino congolese, affermando che i recenti sforzi dello Stato greco per adeguare la propria legislazione agli standard europei, pur se importanti, non si sono ancora tradotti in prassi organizzative e decisionali idonee a far ritenere che la Grecia sia allo stato divenuta un Paese sicuro.
Il Collegio giudicante nella sua decisione ha richiamato sia la sentenza MSS c. Belgio e Grecia della Corte europea dei diritto dell'uomo (sentenza del 21 gennaio 2011) sia quella della Corte di Giustizia dell'Unione europea (sentenza del 21 dicembre 2011 nei procedimenti riuniti C-411/10 e C-493/10). Quest'ultima ha riconosciuto i report delle ONG internazionali, dell'UNHCR e le relazioni della Commissione europea come informazioni idonee a permettere agli Stati di valutare il funzionamento del sistema di asilo nello Stato membro competente, nonché ha chiarito che è contraria al diritto dell'Unione una presunzione assoluta che lo Stato membro individuato come competente dall'applicazione dei criteri del Regolamento Dublino II rispetti i diritti fondamentali dell'Unione, poiché tale presunzione deve essere relativa, cioè ammettere prova contraria.

Si ringrazia l'avv. Giuseppe delle Vergini per la segnalazione e il commento.

 
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