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08.03.2012

Consiglio costituzionale francese: Illegittima la proposta di legge che mirava a rendere punibile la negazione dell’esistenza dei genocidi riconosciuti dalla legislazione nazionale

 
La proposta di legge ritenuta in contrasto con il diritto alla libertà d’espressione.
 
 

Il 28 febbraio 2012 il Conseil Constitutionnel francese ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una proposta di legge diretta ad estendere l’art. 24 bis della loi sur la presse del 1881, che prevede la perseguibilità dei delitti di negazione dell'esistenza di uno o più crimini contro l'umanità definiti dall'art. 6 dello statuto del Tribunale militare internazionale allegato all'Accordo di Londra dell'8 agosto 1945, ai delitti di negazionismo riferiti ad altri genocidi riconosciuti dalle leggi francesi. Lo scopo della proposta di legge francese, approvata al senato il 23 gennaio 2012, era quello di includere nell'ambito di punibilità dell'art. 24 bis loi 1881 anche la negazione del genocidio degli armeni del 1915, già riconosciuto in via ufficiale in Francia a seguito della legge n° 2001-70 del 29 gennaio 2001.
Già nel 2006 era stata presentata una proposta di legge di tal genere, esplicitamente diretta a reprimere "la contestation de l'existence du génocide arménien", che tuttavia non era stata mai approvata in via definitiva.
Nella decisione del 28 febbraio 2012, si afferma che una legge che riconosce l’esistenza di un crimine di genocidio non possiede alcuna efficacia normativa, ed è peraltro in contrasto con l’esercizio della libertà di espressione e comunicazione, garantita dalla Costituzione.
I testi della proposta di legge e dei suoi emendamenti lungo l'iter di approvazione parlamentare e della decisione del Conseil Constitutionnel sono consultabili in un dossier sul sito dell'Assemblé nationale.

Fonte: olir.it (Osservatorio delle libertà ed istituzioni religiose)

 
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