CEDU - L'Italia condannata per i respingimenti verso la Libia
Il ricorso era stato inoltrato alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo dallo studio legale Lana di Roma, con il supporto dell'Unione forense per i diritti umani, per conto di cittadini eritrei e somali intercettati in acque internazionali al largo di Lampedusa e successivamente ricondotti in Libia dalle autorità della guardia di finanza italiane lo scorso 6 maggio 2009.
La Corte ha accolto il ricorso all’unanimità condannando l’Italia per l'azione di refoulement in Libia commessa dalle autorità italiane, in violazione degli artt. 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti) e 13 ( diritto ad un ricorso effettivo) della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo, nonché dell'art. 4 del Protocollo aggiuntivo n. 4 alla Convenzione medesima (divieto di espulsioni collettive).
La Corte ha accolto il ricorso all’unanimità condannando l’Italia per l'azione di refoulement in Libia commessa dalle autorità italiane, in violazione degli artt. 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti) e 13 ( diritto ad un ricorso effettivo) della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo, nonché dell'art. 4 del Protocollo aggiuntivo n. 4 alla Convenzione medesima (divieto di espulsioni collettive).
Si ringrazia Gianfranco Schiavone per la segnalazione.
Qui trovate la sentenza in lingua inglese.