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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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21.02.2012

La Commissione contro il razzismo del Consiglio d’Europa pubblica il nuovo rapporto sull’Italia

 
Più impegno per proteggere i Rom e gli immigrati dalla violenza e dalla discriminazione e per contrastare i discorsi di incitazione all’odio.
 
 
La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) ha pubblicato il suo nuovo rapporto relativo all’Italia.

Secondo l'ECRI, l’Italia dispone di un’efficace normativa contro la discriminazione e la violenza razzista nello sport.L’UNAR, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, sta estendendo notevolmente le proprie attività. I tribunali hanno annullato un certo numero di misure discriminatorie precedentemente adottate dal Governo e da alcuni sindaci.

Si segnala l’aumento del ricorso a discorsi di stampo razzista in politica; gli immigrati, in modo particolare, sono regolarmente presentati come fonte di insicurezza. Tale linguaggio si rispecchia nelle politiche discriminatorie (ad esempio, numerosi aspetti del cosiddetto “pacchetto sicurezza”). Sebbene sia stata abbandonata la maggior parte delle misure più discutibili, è evidente l’impatto sugli atteggiamenti dell’opinione pubblica. In alcuni casi, si sono verificate aggressioni violente contro Rom e immigrati.

La maggior parte dei Rom subisce varie forme di emarginazione, malgrado i programmi messi in atto da un certo numero di comuni e di regioni a favore dell’inclusione sociale. Perfino i campi nomadi autorizzati sono relegati in aree lontane dai centri urbani. Per quanto riguarda i campi abusivi, sono stati oggetto di demolizioni e di sgomberi forzati, che hanno contribuito a peggiorare la discriminazione nella vita quotidiana nei confronti di questa popolazione.

Nonostante i progressi compiuti in materia di diritto di asilo, pare che la politica dei respingimenti, inaugurata nel maggio del 2009, che prevede di rimandare nel paese di origine le imbarcazioni intercettate in mare aperto tra l’Italia e la Libia, abbia privato un certo numero di persone della possibilità di fare valere il loro diritto alla protezione internazionale. Si sono constatati altri problemi a seguito degli eventi del Nord Africa agli inizi del 2011, e si deplorano i ritorni forzati troppo affrettati e le condizioni di accoglienza inadeguate.

Persistono i pregiudizi contro i musulmani e l’antisemitismo, e si segnalano casi di discriminazione nei confronti dei gruppi vulnerabili nell’accesso agli alloggi dati in locazione da privati.

Nel suo rapporto, l’ECRI ha formulato un certo numero di raccomandazioni, per tre delle quali, qui di seguito indicate, ha richiesto un’applicazione prioritaria e ha previsto una procedura di valutazione entro due anni:

  • conferire all’UNAR un ruolo più incisivo;
  • fornire garanzie di protezione a tutti i Rom sgomberati;
  • rispettare il principio del non respingimento.

Il rapporto è disponibile e può essere consultato sul seguente sito [link]. È stato elaborato a seguito della visita di contatto dell’ECRI in Italia nel novembre 2010 [comunicato stampa - 30.11.2010] tiene conto degli ultimi sviluppi fino a giugno 2011.

L’ECRI è un organo del Consiglio d’Europa per la difesa e la promozione dei diritti umani, composto da esperti indipendenti, che analizza i problemi inerenti al razzismo, alla discriminazione fondata sull’origine etnica, il colore, la nazionalità, la religione e la lingua, alla xenofobia, all’antisemitismo e all’intolleranza, elabora dei rapporti e rivolge raccomandazioni agli Stati membri.

Fonte : www.coe.int/ecri

 
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