ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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20.01.2012

Blocco del Servizio Civile – La proposta di ASGI e APN al Governo

 
 
Contemperare le esigenze dei volontari prossimi alla partenza con la parita' di trattamento, prevedendo l' apertura definitiva del servizio civile agli stranieri a partire dal prossimo bando.
 
Con riferimento a quanto emerso in questi giorni circa un possibile blocco dell'avvio al Servizio Civile Nazionale per i volontari selezionati a seguito della decisione del tribunale di Milano, le Associazioni che hanno promosso il ricorso, tengono a far presente che :

Il Tribunale, interpretando correttamente le vigenti norme di legge alla luce delle norme costituzionali e internazionali, ha ritenuto che esse non consentano l’esclusione degli stranieri dalle selezioni al Servizio Civile, affermando l' illegittimità della disparità di trattamento sulla base della cittadinanza.
Il giudice, in base alla legge, non poteva, quindi, che assumere tutti i provvedimenti necessari per ripristinare al più presto la parità di trattamento violata.

La responsabilità della situazione venutasi a creare per i giovani ormai prossimi alla partenza non è certamente imputabile alla vicenda giudiziaria.
L’amministrazione avrebbe ben dovuto redigere il bando secondo costituzione, come richiesto da tempo dalle associazioni e una decisione sul punto poteva e doveva essere presa dalla politica ben prima.
Quando ciò non accade è inevitabile che, specie se il problema riguarda il diritto fondamentale alla parità di trattamento, intervenga sul punto la magistratura, cui il sig. Syed si era peraltro rivolto già dal mese di ottobre.

Tanto premesso, se è vero che il Ministero non ha, in linea di principio, nulla da eccepire rispetto alla interpretazione della legge affermata dal Giudice, una soluzione può, a nostro avviso, essere trovata anche in tempi celeri, al fine di contemperare le esigenze relative all'immediato avvio dei progetti già approvati e il principio della parità di trattamento.
In particolare, poiché la legge prevede la possibilità di un “piano di rimozione della discriminazione” anche secondo passaggi graduali, da definirsi in accordo tra le parti, ben potrebbe convenirsi su una apertura definitiva del servizio civile agli stranieri dal prossimo bando.

Le associazioni che hanno promosso il ricorso, ed il Sig Syed hanno già ripetutamente dichiarato in questi giorni la loro disponibilità, ferma restando la salvaguardia di quel principio di non discriminazione che il Giudice di Milano ha affermato essere valore portante dell’ordinamento italiano.

Associazione studi Giuridici sull’Immigrazione
Avvocati per niente onlus