ASGI

Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
Indietro
 
 
05.12.2011

UNAR: Raccomandazione generale agli Enti locali per la paritą di trattamento degli immigrati nell'accesso alle prestazioni sociali

 
Discrimina chi introduce requisiti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal T.U. immigrazione.
 
UNAR, Raccomandazione generale in materia di requisiti per l'accesso degli stranieri alle prestazioni sociali (rep. n. 781 dd. 29/11/2011) (1153.7 KB)
Decisione dell'UNAR per l'adozione della raccomandazione generale (rep. n. 781 dd. 29/11/2011) (348.7 KB)
 
 

Se una determinata prestazione di assistenza sociale è prevista dalla legge statale o regionale e da altri provvedimenti statali, regionali o locali ad essa automaticamente accedono, oltre che i cittadini, anche gli stranieri extracomunitari indicati dall'art. 41 del Testo Unico sull’Immigrazione”.

E’ la conclusione affermata dall’UNAR – Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituito in attuazione della Direttiva 43/2000 dell’Unione europea, in una raccomandazione emanata il 29 novembre scorso in attuazione dei compiti assegnati all’Ufficio ai sensi del D.Lgs. 215/2003.

L’UNAR – prosegue la nota diffusa dall’Ufficio – ha rilevato negli ultimi due anni un crescente numero di provvedimenti amministrativi da parte degli enti locali volti a inserire surrettiziamente requisiti aggiuntivi quali quello di una residenza temporalmente protratta nel territorio nazionale o locale, al fine di pregiudicare la concreta possibilità di accesso ai servizi sociali ai cittadini extracomunitari che ne abbiano diritto secondo la normativa vigente, con una percentuale di istruttorie relative a questa fattispecie di discriminazioni superiore al 12% del totale.

Per questi motivi – ha dichiarato il direttore dell’UNAR Massimiliano Monnanni – la raccomandazione emanata, che verrà trasmessa per opportuna conoscenza alle Prefetture e alle rappresentanze istituzionali di Regioni, Province e Comuni, e sulla cui applicazione l’Ufficio effettuerà un monitoraggio periodico, rappresenta un punto di riferimento e un supporto alle amministrazioni, al fine di evitare il ripetersi di situazioni che come UNAR abbiamo puntualmente contrastato e censurato”.

Fonte: www.unar.it

 
» Torna alla lista